Badante picchia l’anziana che assiste: processo per lesioni e maltrattamenti

Cinquantenne romena rinviata a giudizio: rischia nove anni

La polizia ha installato anche le telecamere per scoprire i soprusi (foto di repertorio)

La polizia ha installato anche le telecamere per scoprire i soprusi (foto di repertorio)

Carrara, 19 ottobre 2014 - LA DOVEVA assistere, con amore e comprensione perché lei anziana sofferente e claudicante aveva bisogno di affetto e assistenza. Però lei, badante romena di 50 anni, considerata tra le più brave in circolazione la pensava diversamente. Per soffocare le lamentele c’erano gli schiaffi, per rimediare ad un ordine non eseguito una manata finché il vaso delle violenze ha traboccato. Un bel colpo in pieno volto, la frattura del naso, una ferita alla fronte e il ricovero in ospedale. Per questi pestaggi la badante è finita a processo con il gip che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm. Pesantissime le accuse: lesioni gravi e maltrattamenti. E il codice penale punisce questi reati severamente: chiunque maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da due a sei anni e se dal fatto deriva una lesione personale grave (oltre 40 giorni di referto) si applica la reclusione da quattro a nove anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a ventiquattro anni.

IL CALVARIO della povera anziana si protaeva da tempo finché i figli non si sono accorti dei lividi sul volto e poi la ferita alla fronte ha fatto scattare le indagini. La badante aveva detto che l’anziana era caduta da sola scendedno dal letto quando in realtà, secondo quanto ricostruito dalla polizia, sarebbe stata malmenata e colpita a tradimento dalla badante. Una vicenda dolorosissima che la procura di Massa ha coordinato con grande rigore e attenzione. Pare che siano state installate anche delle telecamere nell’abitazione di Carrara della pensionata bisognosa di assistenza. E le botte sarebbero state filmate. La badante ora dovrà difendersi da accuse pesantissime e per il momento a nulla sono valse le sue giustificazioni e vale a dire che l’anziana che assisteva si sarebbbe ferita da sola cadendo in casa. Nessuno crede a questa ipotesi fantasiosa anche perché gli elementi in mano agli inquirenti inchioderebbero la donna romena alle sue responsabilità. Era stato il figlio maggiore il primo ad insospettirsi vedendo alcuni lividi sulle braccia della madre. Quest’ultima, forse spaventata, non aveva saputo indicare la causa delle ferite, poi piano piano è venuta a galla una realtà drammatica.