REDAZIONE MASSA CARRARA

Aulla, il caso della guardia medica "I turni scoperti non sono accettabili"

Fontana coordinatore Aft segnala le gravi carenza per il mese di maggio. Valettini: "Incontrerò Bezzini"

Aulla, il caso della guardia medica "I turni scoperti non sono accettabili"

La guardia medica di Aulla che doveva alzare bandiera bianca per tre giorni del mese di aprile, per carenza di personale medico, ha invece risposto "presente". L’Asl è riuscita a coprire il servizio di continuità assistenziale, grazie a un medico disponibile, e non si sono verificati inconvenienti. Ma il problema è destinato a ripresentarsi in tutta la sua gravità a maggio quando la programmazione dei turni di guardia medica ad Aulla registra 14 spazi bianchi. Lo segnala ancora una volta il dottor Franco Fontana coordinatore Aft per la bassa Lunigiana, che attende ancora risposta dall’azienda per la proposta di attivare una deroga per far svolgere il servizio di guardia ai giovani medici di famiglia appena entrati in servizio con un limitato numero di pazienti. Anche la Sds ha sostenuto la richiesta ufficialmente, ma a parte le soluzioni palliative che si sono trovate nell’immediato, Asl al momento tace.

"I turni scoperti non sono accettabili - dice il sindaco di Aulla, Roberto Valettini - Ho parlato con la direzione dell’Asl e gli operatori del Poliambulatorio che però mi hanno riferito che i turni per Aulla sarebbero coperti comunque da remoto, credo da una guardia medica della Costa. Voglio però capire se si tratta di una gravità particolare che è ugualmente ingiustificabile o se c’è un disegno diverso, che però non mi risulta essere tale, da parte della direzione. So che c’è l’intenzione di eliminare una delle due unità della guardia medica ed è un’ipotesi alla quale ci siamo già opposti come Unione dei Comuni con una lettera ed ora chiederemo anche un incontro con l’assessore regionale alla sanità".

Per tamponare la carenza dei medici per le guardie è stata chiesta la deroga per autorizzare i nuovi medici di famiglia a svolgere turni nella guardia medica. Che cosa ne pensa? "Ho chiesto sia la deroga per i medici giovani che per i medici massimalisti anche se non è una soluzione: consentirebbe in emergenza di dare una copertura. Credo che comunque i giovani medici possano avere la deroga per le aree interne disagiate. Abbiamo bisogno di un’attenzione particolare, siamo a 40 km dal capoluogo provinciale e 23 km da Pontremoli occorre tenere conto di queste necessità di cui la gente ha bisogno". Rimane comunque chiusa la guardia medica di Montedivalli e c’è nuovamente il dissenso con la pianificazione aziendale della guardia medica da parte dei coordinatori Aft Vincenzo Milazzo e Franco Fontana. Soprattutto il progetto di riorganizzazione della guardia medica sul territorio: prevede una sforbiciata di 600 ore per reinvestirne 132 nelle ore diurne. Il servizio delle guardie di Villafranca e Gragnola rimarrebbe inalterato ( notturno settimanale e h24 prefestivo e festivo). Aulla funzionerebbe settimanalmente in h16 con chiusura alle 24, mentre la postazione di Zeri funzionerebbe solo nei prefestivi e festivi, nei feriali accorpata a Villafranca. Montedivalli aperta solo nei prefestivi e festivi ma in h 16, dalle 8 alle 24. Per i due medici il piano sarebbe inattuabile: soprattutto ad Aulla la popolazione non avrebbe alcuna assistenza durante le ore notturne tenendo conto che non c’è un pronto soccorso e che è in atto un piano di ristrutturazione del 118 in Lunigiana in cui è prevista di fatto la riduzione delle automediche da 3 a 2. Natalino Benacci