
Un'aula di tribunale
Massa, 16 giugno 2015 - E’ stato assolto A.B., il massese di quasi settant’anni, pensionato, che ieri mattina era alla sbarra, in Tribunale a Massa, con l’accusa di truffa ai danni dell’Inps. Secondo il Pubblico Ministero e i vertici dell’Istituto di previdenza, l’uomo dal 2007 al 2012 ha percepito l’assegno sociale, ovvero circa 420 euro al mese, senza averne diritto. L’aveva perso perchè ha cambiato residenza, passata da Massa alla Martinica. E sempre secondo l’accusa, la legge prevede che la persona debba avere la residenza ufficiale ed effettiva in Italia. Invece lui passava parte del suo tempo in Martinica, con qualche puntata a Bali e in Thailandia. Per chi non è bravo in geografia, la Martinica è una delle tante isole dei Caraibi, ma fa parte della Francia. Bali, invece, è in Indonesia. Parliamo di due paradisi turistici, tanto per essere chiari. Non sono brutti posti dove vivere, soprattutto se si percepisce la pensione sociale.
E proprio in Martinica l’imputato, durante la testimonianza ha rivelato di aver ben cinque figli. A Bali e in Thailandia va solo ogni tanto in quanto è ospite di amici. Ma andiamo per ordine. A.B. quando è a Massa abita in zona Poggioletto. Ha fatto domanda per avere l’assegno sociale nel 2005, attraverso il patronato di un sindacato. E già quell’anno dal passaporto risulta che il 15 novembre era tornato in Italia proprio dalla Martinica. Le indagini erano state portate avanti dalla Guardia di Finanza che aveva contestato al pensionato gli assegni percepiti dal 2007 al 2012. Le accuse sono state più o meno confermate dalla testimonianza dell’ex direttrice provinciale dell’Inps. A ribaltare le carte in tavola ci hanno pensato l’avvocato difensore e la testimonianza dell’imputato. Partiamo da quest’ultima.
Dopo aver rivelato che ha ben cinque figli in Martinica «e vado a vederli quando posso, devo aiutarli in qualche modo», l’uomo ha spiegato che passa la maggior parte del tempo a Massa: «Sono qui 7, 8, 9 mesi all’anno. Dalla Martinica vado e torno a e Bali sono andato perchè ho amici che mi ospitano». Camicia bianca come i capelli, rilassato e piuttosto abbronzato, l’imputato ha ribadito di essere innocente: «Ho fatto domanda per l’assegno sociale tramite il patronato sindacale, non sapevo che bisognava essere sempre in Italia. Ho anche chiesto l’aumento, perchè danno una miseria. Io andavo e venivo già dalla Martinica. Quando mi hanno tolto l’assegno mi è sembrato di essere un delinquente ma ero in buona fede». Dopo questa testimonianza, l’avvocato Giuseppe Rizieri Brondi ha chiesto l’assoluzione dell’imputato perchè nel suo comportamento non c’è traccia di dolo. Il Pubblico ministero, in una breve arringa, ha invece chiesto una condanna a 6 mesi e 300 euro di multa. Il giudice Fabrizio Garofalo ha assolto l’imputato. Niente dolo.
Andrea Luparia