Le vette delle Apuane si fondono con quella dello Stelvio. Lo fanno grazie a ‘Battito’, l’opera realizzata dallo scultore massese Marco Alberti che domani verrà data in premio al vincitore della 17esima tappa del Giro d’Italia. A consegnarla, sul traguardo di Bormio, ci sarà lo stesso artista, che ha voluto rappresentare un girino stilizzato che richiama i tornanti della strada dello Stelvio, in occasione del suo bicentenario, il battito del cuore e il profilo delle tappe montane. L’opera, seconda edizione del “Girino d’Italia” (la prima edizione fu creata in occasione del centenario del Giro e venne assegnata al campione Mikel Landa), verrà consegnata mercoledì al vincitore di tappa, ma sarà solo una versione ridotta per anticipare un grande progetto che sarà realizzato nei prossimi mesi: una ‘doppia’ scultura monumentale che sarà collocata sia sul passo dello Stelvio sia il prossimo anno in un luogo della nostra provincia. L’iniziativa è dell’assessore alla Cultura Paola Romerio Bonazzi che ha coinvolto l’artista Marco Alberti.
"Battito – ha spiegato Alberti –, con il suo significato storico e simbolico, vuole essere protagonista del bicentenario della strada dello Stelvio. Nasce da un richiamo antico, che ho avuto la fortuna di ascoltare tra vetta e vetta in gioventù, in un tempo in cui non esisteva il diritto alla privacy, ma piuttosto quello all’ascolto e alla partecipazione. Ambisce a portare la sua eco apuana da montagna a montagna, attraversando valli solo in apparenza distanti, certo di essere ascoltato dalle ombre, dai crepacci e soprattutto dalle persone che vivono, lavorano ed educano il proprio stile di vita in questi luoghi, tra passato, presente e futuro. La montagna – prosegue l’artista di Forno – mi ha insegnato a essere una persona libera. Questa libertà l’ho imparata proprio percorrendo i suoi sentieri, tenendo sempre a mente il detto, ‘Per ogni passo che fai in avanti, devi avere la convinzione di poterne fare due indietro’. In fondo, la genesi di un girino, della libertà e dello sport è proprio questa, poter andare avanti con la consapevolezza di poter tornare indietro, non come sconfitta, ma come riconoscimento del proprio limite. Così le passioni, la montagna e i paesi che essa custodisce possono continuare a convivere e a dialogare, come punto di partenza e di traguardo".
L’opera più grande sarà realizzata con 45 tonnellate di marmo e l’appello per la sua realizzazione è stato accolto dalla cava Fratelli Soldati Luca e Mauro, Fratelli Nardi Piero e Giuliano della ditta Fratelli Giorgini srl, che ha messo a disposizione il materiale, le maestranze e i mezzi necessari. L’iniziativa gode del patrocinio dei Comuni di Carrara, Bormio, Massa e Seravezza, della Provincia di Massa-Carrara, dell’Ente di promozione turistica di Bormio, da ANAS, Parco Nazionale dello Stelvio e Parco regionale delle Alpi Apuane e sarà in dialogo diretto con due grandi manifestazioni sportive: Giro d’Italia 2025 e Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Per documentare la realizzazione e i valori del gemellaggio tra le due regioni, è previsto anche un filmato realizzato da studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Andrea Vatteroni, Davide Farris, Mattia Piccioli, Melania Filidei e Michele Marchini, sotto la supervisione del professor Ivan Corbucci.
Alessandro Salvetti