ALESSANDRO SALVETTI
Cronaca

Arte Il ’Battito’ al vincitore di tappa del Giro

La scultura di Marco Alberti in premio domani al corridore che taglierà per primo il traguardo della 17esima stazione a Bormio

Le vette delle Apuane si fondono con quella dello Stelvio. Lo fanno grazie a ‘Battito’, l’opera realizzata dallo scultore massese Marco Alberti che domani verrà data in premio al vincitore della 17esima tappa del Giro d’Italia. A consegnarla, sul traguardo di Bormio, ci sarà lo stesso artista, che ha voluto rappresentare un girino stilizzato che richiama i tornanti della strada dello Stelvio, in occasione del suo bicentenario, il battito del cuore e il profilo delle tappe montane. L’opera, seconda edizione del “Girino d’Italia” (la prima edizione fu creata in occasione del centenario del Giro e venne assegnata al campione Mikel Landa), verrà consegnata mercoledì al vincitore di tappa, ma sarà solo una versione ridotta per anticipare un grande progetto che sarà realizzato nei prossimi mesi: una ‘doppia’ scultura monumentale che sarà collocata sia sul passo dello Stelvio sia il prossimo anno in un luogo della nostra provincia. L’iniziativa è dell’assessore alla Cultura Paola Romerio Bonazzi che ha coinvolto l’artista Marco Alberti.

"Battito – ha spiegato Alberti –, con il suo significato storico e simbolico, vuole essere protagonista del bicentenario della strada dello Stelvio. Nasce da un richiamo antico, che ho avuto la fortuna di ascoltare tra vetta e vetta in gioventù, in un tempo in cui non esisteva il diritto alla privacy, ma piuttosto quello all’ascolto e alla partecipazione. Ambisce a portare la sua eco apuana da montagna a montagna, attraversando valli solo in apparenza distanti, certo di essere ascoltato dalle ombre, dai crepacci e soprattutto dalle persone che vivono, lavorano ed educano il proprio stile di vita in questi luoghi, tra passato, presente e futuro. La montagna – prosegue l’artista di Forno – mi ha insegnato a essere una persona libera. Questa libertà l’ho imparata proprio percorrendo i suoi sentieri, tenendo sempre a mente il detto, ‘Per ogni passo che fai in avanti, devi avere la convinzione di poterne fare due indietro’. In fondo, la genesi di un girino, della libertà e dello sport è proprio questa, poter andare avanti con la consapevolezza di poter tornare indietro, non come sconfitta, ma come riconoscimento del proprio limite. Così le passioni, la montagna e i paesi che essa custodisce possono continuare a convivere e a dialogare, come punto di partenza e di traguardo".

L’opera più grande sarà realizzata con 45 tonnellate di marmo e l’appello per la sua realizzazione è stato accolto dalla cava Fratelli Soldati Luca e Mauro, Fratelli Nardi Piero e Giuliano della ditta Fratelli Giorgini srl, che ha messo a disposizione il materiale, le maestranze e i mezzi necessari. L’iniziativa gode del patrocinio dei Comuni di Carrara, Bormio, Massa e Seravezza, della Provincia di Massa-Carrara, dell’Ente di promozione turistica di Bormio, da ANAS, Parco Nazionale dello Stelvio e Parco regionale delle Alpi Apuane e sarà in dialogo diretto con due grandi manifestazioni sportive: Giro d’Italia 2025 e Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Per documentare la realizzazione e i valori del gemellaggio tra le due regioni, è previsto anche un filmato realizzato da studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Andrea Vatteroni, Davide Farris, Mattia Piccioli, Melania Filidei e Michele Marchini, sotto la supervisione del professor Ivan Corbucci.

Alessandro Salvetti