REDAZIONE MASSA CARRARA

Aree ex Resine e Azoto, tutto fermo E la colpa è della... Farmoplant

I due grandi spazi della zona industriale aspettano da 15 anni di passare al Comune ma ci sono vincoli legati all’inquinamento

Nella zona industriale di Massa ci sono due grandi spazi che ben da 15 anni aspettano di passare in mano al Comune di Massa. Si tratta delle aree ex Resine ed ex Azoto: l’iter è bloccato da troppo tempo perché il Consorzio Zia non ha mai completato le opere di urbanizzazione previste nell’accordo come elemento chiave per poi andare a effettuare il passaggio di proprietà. Opere di urbanizzazione che significano sistemazione della strada, realizzazione dei servizi e sottoservizi, luci, arredo e quant’altro. Accordi che risalgono addirittura agli anni 1998 per l’ex Resine e al 2000 per l’ex Azoto, con relative delibere di consiglio comunale che ne approvavano i piani di lottizzazione e l’ingresso di aziende private. Ma le opere di urbanizzazione non sono mai state realizzate. Adesso c’è il progetto e ci sono pure i soldi: il Consorzio Zia dell’amministratore unico Norberto Petriccioli è pronto a investire circa 420mila euro, quasi tutti finanziati tramite risorse della Regione Toscana, con il progetto elaborato da un tecnico esterno e pronto per andare a gara.

Ma tutto è fermo e a mettere ancora i bastoni fra le ruote è… la Farmoplant. Più di 30 anni dopo la sua chiusura, quello stabilimento chimico continua a creare intoppi al territorio e il motivo è legato proprio all’inquinamento dell’area e ai vincoli di Sito di interesse nazionale che ancora gravitano sull’area un tempo occupata dall’industria, comprese quindi ex Resine ed ex Azoto. Il progetto e le opere di urbanizzazione riguardano infatti tratti viari all’interno del perimetro ex Farmoplant quindi per ogni intervento, anche minimo, serve l’autorizzazione del Ministero della transizione ecologica. Insomma, altra burocrazia, altre scartoffie e altri soldi da spendere per portare a termine un’opera ferma da almeno 15 anni. Sarà la società Ambiente Spa a elaborare la proposta tecnica da presentare al ministero per avere così il via libera alle opere di urbanizzazione delle due aree da oltre 400mila euro.