Archivio di Stato, la rinascita. Ok ai lavori per riaprire la sezione

Pontremoli, l’annuncio dopo l’approvazione del progetto esecutivo da parte della Soprintendenza

Archivio di Stato, la rinascita. Ok ai lavori per riaprire la sezione

L’Archivio in una foto di repertorio

E’ stato finalmente firmato il contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori necessari al rilascio del certificato di prevenzione incendi per la sezione di Pontremoli dell’Archivio di Stato di Massa. Nonostante i primi finanziamenti erogati dalla Direzione generale Archivi già nel 2022 l’iter per far avviare il progetto di riqualificazione finalizzato al conseguimento del Cpi è stata caratterizzato da un andamento lento dovuto anche all’agibilità della stazione appaltante fiorentina. E solo recentemente il complicato puzzle burocratico ha trovato il suo incastro.

"La notizia giunge dopo l’approvazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Lucca e Massa Carrara del progetto esecutivo e dopo gli stanziamenti della Direzione generale Archivi per il Cpi – spiega la direzione dell’Archivio di Stato di Massa – Si ricorda, inoltre, che sono state stanziate le risorse economiche per risolvere le importanti criticità rilevate dagli organi della sicurezza e che è in corso di validazione il progetto esecutivo per il ripristino funzionale della sezione pontremolese". Il Ministero della cultura per l’Archivio della S.S. Annunziata ha stanziato 1.056.733 euro, finanziamenti che permetteranno di risolvere le attuali criticità. Così riaprirà in tempi brevi la sezione permettendo a studiosi e appassionati di accedere alla documentazione: 13.500 unità archivistiche, 369 pergamene e 1.470 mappe assieme a fondi del periodo napoleonico, della Restaurazione e dello Stato unitario. L’Archivio offriva inoltre la possibilità di consultare l’archivio notarile di Aulla salvato dai danni causati dall’alluvione del 2011 e per il quale sono stati spesi 250mila euro per il restauro e il recupero. E’ sigillata da 4 anni la sezione dell’Archivio di Stato di Pontremoli, chiusa per motivi legati alla legge 81/2008 sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In precedenza la sezione era stata sprangata dal 15 novembre 2018 al 6 giugno 2019, poi riaperta grazie alla moratoria concessa dal Governo per le sedi storiche, sino al momento dello scoppio della pandemia. L’anno scorso erano anche arrivati per un sopralluogo i carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Dovevano fare un’ispezione sulla sede e sullo stato di conservazione dei beni archivistici e librari della sezione. Il controllo aveva rilevato che le aree occupate dall’Archivio di Stato e le opere in esso contenute si trovavano in stato di decadimento, con conseguente rischio per le unità archivistiche al proprio interno. In attesa di vedere l’inizio dei lavori, prosegue però la preoccupazione per le altre parti del Convento dove ha sede l’Archivio di Stato. Anche queste meritevoli di attenzione e sottoposte alla competenza del Demanio. Nello scorso mese di marzo è sprofondata l’intera volta che sorreggeva una grande sala al primo piano dello stabile nella zona sud, verso santa Giustina. Le macerie sono precipitate nella stanza del camino che un tempo era la cucina dei frati agostiniani e hanno travolto anche alcune pareti divisorie. Per fortuna quel settore dell’edificio non era più usato da anni e si sono contati solo i danni all’edificio causati delle abbondanti infiltrazioni di acqua dal tetto che è da rifare. In questo caso l’incuria anche di fronte alle segnalazioni ha causato il degrado che poteva anche essere bloccato prima.

Natalino Benacci