Appello per il Cermec Scudo degli industriali "Realtà indispensabile per l’economia circolare"

Il presidente Matteo Venturi: "Non è soltanto un gestore di un servizio pubblico. E’ già importante per produzione e occupazione e lo sarà ancora di più in futuro". .

Appello per il Cermec  Scudo degli industriali  "Realtà indispensabile  per l’economia circolare"

Appello per il Cermec Scudo degli industriali "Realtà indispensabile per l’economia circolare"

"Non facciamoci scippare anche il Cermec. Evitiamo che il nostro territorio sia privato anche di questa importante realtà industriale indispensabile se vogliamo puntare a una vera economia circolare". L’appello è firmato dal presidente degli industriali di Massa Carrara, Matteo Venturi, ed è indirizzato a tutelare il futuro dell’ente consortile, di cui sono soci i Comuni di Massa e Carrara, su cui dovrebbe essere realizzato un piano industriale da oltre 36 milioni di euro per trasformarlo in un biodigestore con produzione di biometano e compost di qualità. "Il Cermec non è solo e soltanto un gestore di un servizio pubblico, ma è anche un’importante realtà industriale e produttiva del nostro territorio che va vista come strumento essenziale per lo sviluppo futuro di una vera economia circolare – continua Venturi –. Non possiamo farci scippare anche questa realtà, facendo spostare il cervello, quindi anche le decisioni fondamentali altrove, lontano da Massa-Carrara. Perché il Cermec è importante ora per le sue ricadute produttive e occupazionali sia dirette che indirette e lo potrà essere ancora di più in futuro come cardine di una vera industria integrata del trattamento a fini di recupero dell’intero ciclo dei rifiuti, parte industriale di un futuro ciclo virtuoso di economia circolare".

La creazione di biometano, inoltre, per il presidente degli industriali è essenziale in uno scenario in cui i costi per l’energia sono lievitati per imprese e famiglie. "Semmai bisognerebbe usare la leva del Cermec proprio per superare l’attuale parcellizzazione nella gestione dei rifiuti a Massa-Carrara dove operano ben 4 distinte entità: Asmiu a Massa, Nausicaa a Carrara, la neonata Sol in Lunigiana ed Ersu a Montignoso. Non vi sono altre realtà provinciali in Toscana in queste stesse condizioni. Forse sarebbe meglio superare questa attuale divisione e consentire alla provincia di Massa Carrara di presentarsi unita di fronte a RetiAmbiente proprio per avere un peso maggiore e evitare un nuovo depauperamento. E’ ovvio che se a RetiAmbiente vengono ceduti pezzi di singole aziende il peso di Massa Carrara risulterà diluito, ma se invece le tre realtà si unissero, ad esempio per incorporazione in un unico soggetto, che potrebbe essere proprio Cermec, valore e peso sarebbero più rilevanti".

Per Venturi, insomma, perdere oggi la sfida sul Cermec significherebbe condannare domani il territorio apuano a un "nuovo e ulteriore indebolimento della propria struttura produttiva. Troppo spesso anche nel recente passato abbiamo visto asset fondamentali allontanarsi dal nostro territorio anche nel settore dei servizi pubblici. Significherebbe, quindi, che Massa-Carrara perderebbe l’intero ciclo legato a questa realtà produttiva dall’indotto ai fornitori di beni e servizi con un ulteriore depauperamento del nostro territorio. Un effetto negativo che la nostra realtà produttiva e occupazionale deve assolutamente evitare".