REDAZIONE MASSA CARRARA

Aperto un bando per il ’Circolo Alleluia’. Cercansi associazioni senza scopo di lucro

Il Comune di Montignoso vuole rilanciare il piccolo ’rifugio’ ai piedi del monte Carchio

C’è una piccola struttura ai piedi del monte Carchio, prima dei ravaneti, sui versanti di Montignoso che potrebbe diventare un punto di riferimento utile per chi decide di vivere quella zona del territorio anche per fare delle escursioni. E’ conosciuto come ‘Circolo Alleluia’, dal nome dell’associazione che lo ha in gestione da tanti anni ma la proprietà è del Comune che ora ha deciso di aprire un bando per trovare un gestore in grado di garantire più aperture e servizi a favore di tutto il territorio. Stiamo parlando di una casetta, di fatto, 41 metri quadrati, ma in una posizione strategica, proprio in fondo alla strada che sale dal versante del Pasquilio e raggiunge il Carchio. Nel 2013 era stato dato in concessione al Circolo Alleluia, da adibire a rifugio montano, per una durata di 10 anni. Quindi la convenzione è scaduta ormai la scorsa estate. A luglio il Circolo Alleluia aveva fatto richiesta di proroga del comodato, anche a servizio delle parrocchie dell’unità pastorale di Montignoso e per chi ne faccia comunque richiesta. Ma alla fine di febbraio è arrivata anche un’altra proposta, dal presidente del Circolo Partigiani di Montignoso, Alfio Del Freo, che si impegna invece alla gestione del fabbricato con attività di promozione del territorio e della montagna.

Due offerte sul piatto che hanno spinto l’amministrazione a valutare allora l’interesse che potrebbe avere quel piccolo ‘rifugio’ ai piedi del Carchio: l’immobile ha infatti un carattere di pubblica utilità e la volontà è che continui a essere valorizzato nell’ambito dell’associazionismo anche per l’intera comunità. Così ha aperto una manifestazione di interesse per capire quante e quali associazioni di volontariato senza scopo di lucro sono disposte a gestire l’immobile in comodato d’uso gratuito per la durata di dieci anni al fine di adibirlo a servizi di pubblica utilità. Si terrà conto di alcuni criteri di priorità nell’affidamento: numero di soci/volontari, elenco delle prestazioni di opere di volontariato o attività d’interesse pubblico da concordare con l’amministrazione comunale, disponibilità all’accoglienza dei fruitori da effettuarsi tramite la presenza di un volontario in struttura, disponibilità dei locali per eventi a cura dell’amministrazione comunale.