Antenne selvagge, caos in assemblea per il voto

Gli impianti di telefonia mobile servono a spaccare ulteriormente la maggioranza. Contestato l’impianto a Monte di Pasta

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E’ sugli impianti di telefonia mobile che si consuma il dramma di maggioranza, di un’amministrazione costretta a farsi scudo con la stampella rossa per garantire il numero legale e approvare il piano redatto dalla società Polab (come ormai avviene dal 2005) così da poter tenere sotto controllo l’installazione delle antenne sul territorio. A poco è servita la lunga ed esauriente spiegazione dell’ingegnere della Polab: nel suo intervento ha evidenziato al consiglio il netto cambio di scenario legislativo a cui solo il regolamento di cui il Comune si è dotato dal 2005 può porre un freno e impedire che le compagnie installino le antenne dove vogliono e a costi irrisori, concentrando impianti e così aumentando le emissioni a dismisura.

"Senza piano e regolamento non viene fermata nessuna antenna" ha detto l’ingegnere. Ma ormai il dramma si era già consumato. Si va in sospensione del consiglio, al rientro Fratelli d’Italia, tramite il consigliere Evangelisti, propone di rinviare la pratica: 12 favorevoli, 13 contrari e 4 astenuti. Si va avanti. La fronda pro-Guidi lascia l’aula, ossia Fratelli d’Italia insieme a Luca Guadagnucci e Sergio Menchini. Il piano passa, con 12 favorevoli e 8 astenuti, grazie all’opposizione. A poche ore di distanza il partito della Meloni rivendica la propria posizione: "Basta con il proliferare di antenne in parchi, campi sportivi e zone residenziali, si trovino altre zone".

Uno degli impianti contestati è quello che dovrebbe sorgere sul Monte di Pasta, per sostituire uno costruito in passato sopra il tetto di un’abitazione nel viale della Stazione. Fratelli d’Italia critica appunto alcune localizzazioni "su parchi e luoghi simbolo come l’Ugo Pisa e sul Monte di Pasta" oppure "nelle strutture sportive come campo sportivo della Tirrenia e di Ricortola". Gli altri impianti contestati sono poi a Poveromo, in un terreno privato e vicino all’ex scuola. "Contro queste installazioni il comitato No alle antenne a Poveromo ha raccolto in due giorni oltre 100 firme di cittadini portate in consiglio dal capogruppo Evangelisti".