La povertà cambia ma non cala mai. Ogni mese c’è un volto nuovo, una persona diversa che chiede aiuto perché ha fame, perché ha bisogno di mettere qualcosa in tavola per la propria famiglia. Povertà diverse e inesauribili che bussano alle porte delle Caritas della provincia. Circa 3.000 persone a Massa Carrara con le varie mense che distribuiscono ogni giorno almeno 50 pasti caldi, poi gli sportelli per i pacchi alimentari, altre 60 o 70 famiglie con cadenza bisettimanale. Sono i numeri che emergono dalle Caritas di Massa, Carrara e della Lunigiana che in questi giorni hanno ricevuto un sostegno dalla Fondazione Cassa di risparmio di Carrara: 120 strenne natalizie che saranno condivise con le famiglie bisognose della provincia.
Una donazione che ha avuto per il terzo anno una duplice valenza: un gesto di vicinanza alle Caritas e un aiuto concreto alla storica cooperativa La Rocca di Carrara che si è occupata di confezionare le strenne natalizie. La cooperativa, infatti, rischia la chiusura definitiva senza un aiuto da parte del territorio e la Fondazione CrC ha voluto dare un contributo. Le strenne sono state consegnate in quattro tappe ad altrettante Caritas del territorio. Maria Cristina Tenerani della Fondazione CrC e Fabiana Ceccarelli, del consiglio di amministrazione della Fondazione CrC, hanno consegnato le strenne a don Cesare Benedetti della parrocchia della SS. Annunziata a Marina di Carrara poi a a padre Andrea e Mariella Lavagnini, responsabile Caritas della parrocchia SS. Mediatrice ad Avenza. Il centro Caritas di Marina di Carrara gestisce anche la mensa dei poveri e, come spiega don Benedetti, ogni giorno vengono serviti dai 40 ai 50 pasti caldi. Poi ogni 15 giorni vengono distribuiti anche i pacchi alimentari alle famiglie.
"Una povertà che sta aumentando – sottolinea Benedetti – soprattutto fra i residenti che sono ormai la maggioranza anche alla mensa. Manca il lavoro, persone che magari si trovano ‘distaccate’ dalla famiglia per motivi personali e hanno un grande bisogno. Facciamo il possibile grazie anche al prezioso aiuto di un centinaio di volontari". La Caritas di Avenza si occupa della distribuzione dei pacch. "Seguiamo una settantina di famiglie iscritte con Isee e tutti i documenti – evidenzia la responsabile –, poi una ventina di persone che vengono in maniera saltuaria. Quando possibile li aiutiamo anche a pagare le bollette o le consulenze per avvocati e medici. Le famiglie non ce la fanno più e sono tantissime persone che risiedono ad Avenza, iniziano ad arrivare anche dei giovani che hanno difficoltà a trovare lavoro o hanno uno stipendio che non basta ad arrivare a fine mese".
La terza consegna è stata effettuata da Olga Raffo, del CdA della Fondazione CrC, alla Caritas diocesana di Massa, rappresentata dalla segretaria Caterina Berti. "Ci sono 3.000 persone indigenti in provincia – sottolinea –, le famiglie si trovano nel disagio perché tutte le spese sono quasi raddoppiate. Ci occupiamo di distribuire i beni di primaria necessità alimentare dalla Fead a 21 Caritas parrocchiali e alla mensa di Cervara a Massa. Inoltre all’anno compriamo noi stessi generi alimentari per 50 o 60mila euro da dare alle persone bisognose". L’ultima consegna delle strenne è stata fatta dal segretario generale della Fondazione, Antonio Simonini, alla Caritas della Lunigiana, rappresentata da Anna Rapetti.