Allarme peste suina africana: "Cacciatori, corsi formativi per contenere i cinghiali"

Iniziativa dell’Ambito territoriale provinciale per il depopolamento e contro la diffusione del virus. Santi: "In questo modo saremo pronti ad attuare le prossime disposizioni regionali sanitarie".

Allarme peste suina africana: "Cacciatori, corsi formativi per contenere i cinghiali"

Allarme peste suina africana: "Cacciatori, corsi formativi per contenere i cinghiali"

Il problema della peste suina africana, arrivata alle porte del territorio, ha determinato anche nel mondo della caccia scelte per debellare o almeno contenere il virus.

La Psa è letale per i suidi: maiali e cinghiali. E questi ultimi sono potenziali veicoli di propagazione da un areale all’altro. Pertanto l’Atc Ms 13, l’Ambito Territoriale Caccia della provincia di Massa, ha dato il via a corsi di formazione nei confronti di cacciatori per la loro specifica formazione in funzione dell’articolo 37 sul territorio provinciale per il contenimento. "E’ stato istituito un sodalizio fra associazioni venatorie, squadre di caccia e Atc al fine di formare i cacciatori al momento autorizzati per il depopolamento di cinghiali, così da aver il maggior numero possibile di abilitati - spiega Giorgio Santi per conto del presidente e del Comitato di gestione Atc Ms 13 - che possano dare risposta alle prossime disposizioni regionali sanitarie in merito alla peste suina africana. Il presidente Emiliano Centofanti e il Comitato di gestione Atc Massa-Carrara esprimono soddisfazione per questa collaborazione fra associazioni e squadre di caccia le quali, con la prima uscita di Federcaccia a Pontremoli, per le squadre di Zeri e Pontremoli, danno il via in tutta la provincia ai corsi di formazione. Prossime tappe a Bagnone, Aulla e Mulazzo". Quanto alle battute, "si parte dai Comuni di Zeri e Pontremoli entrati in stato d’allerta poiché entro i confini di 10 chilometri, anche se in territorio emiliano, è stato rinvenuto un capo infetto - dice Santi - Siamo in attesa del decreto regionale che dovrebbe dare il via operativo a un coordinamento di cui faranno parte Regione, Asl e Atc al fine di mettere in atto quanto disposto dai decreti. Dalle riunioni avute con i dirigenti regionali, si parla di ’depopolamento’ nelle aree con casi di Psa e per questo ci si sta preparando andando a formare i cacciatori ad hoc".

Roberto Oligeri