
Alla scoperta del mondo in Vespa: "Fino al Bangladesh per Kakuli"
Era un po’ timida prima di salire su quella Vespa, ma poi ha iniziato a sorridere e non voleva più scendere. Kakuli vive in Bangladesh, aveva sette anni quando è stata adottata a distanza da Andrea Delsoldato, originario di Filattiera. Con quel piccolo contributo annuale riesce ad andare a scuola, avere vestiti, quaderni, una cartella e ciò che le serve. Mai avrebbe pensato di poter incontrare il suo benefattore, che l’ha raggiunta... in Vespa. Originario di Scorcetoli, frazione di Filattiera, una laurea in Scienze ambientali all’università di Parma e anni di lavoro per una grande azienda, il ‘Vespanauta’, come ama definirsi, ha preso il coraggio a due mani, si è licenziato e è partito. L’altra sera, nei locali della parrocchia di Scorcetoli ha raccontato il suo viaggio.
"Ho scelto la Vespa perché non sono cresciuto con la passione per la velocità - ha detto - volevo un mezzo semplice, percorrere strade secondarie, immergermi nelle città, viaggiare in maniera spensierata. La Vespa si può caricare di bagagli, è simpatica ed è il simbolo dell’Italia nel mondo, tutti la conoscono: è stata il mio migliore passaporto. Perché il viaggio? La mia vita era già avviata, col lavoro fisso in una grande azienda, ma non riuscivo più a riconoscermi, non è stata una fuga, ma la voglia di mettersi in gioco. Tre anni fa, quando avevo 30 anni, ho adottato una bimba a distanza, tramite un’associazione italiana, lei aveva sette anni, ho ricevuto lettere e foto e anche l’invito ad andarla a conoscere. Non pensavo che sarei andato in Vespa".
L’associazione a cui fa riferimento è la Rishilpi International Onlus, ente no profit operativo e registrato in Bangladesh nel 1977 che sostiene lo sviluppo dei Rishi, i fuori casta e delle persone emarginate del Bangladesh attraverso programmi di cooperazione allo sviluppo nel campo educativo e sanitario.
"Sono partito a luglio 2022 - ha aggiunto - attraversando Grecia, Turchia, Iran, India, Nepal e sono arrivato in Bagladesh la vigilia di Natale. Sono stato accolto bene ovunque, le persone sono uguali in ogni parte del mondo. Quando ho incontrato Kakuli ho realizzato che il viaggio era finito, l’ho caricata sulla Vespa, era molto timida, ma poi abbiamo imparato a conoscerci. Sono stato lì quattro mesi, ho contribuito a un progetto di volontariato per la depurazione delle acque. Il viaggio ti cambia, avere a che fare con culture così diverse dalla nostra è stato un valore aggiunto, mi sono messo alla prova ogni giorno e mi sono anche affidato agli altri. Non sono più quello di prima, ho riscoperto le relazioni umane. Da solo ho imparato ad ascoltarmi. Non so cosa succederà in futuro, ma so che starò più attento alla mia chiamata interiore".
Monica Leoncini