ALESSANDRO SALVETTI
Cronaca

Alla ribalta La pop art di Andrea Rocca va in gol

Le opere dell’artista massese, figlio dell’ex portiere bianconero, spopolano specie fra i calciatori. "Spero che la passione diventi mestiere"

Dal calcio all’arte, passando per la scuola alberghiera e la vita in diverse città al seguito del padre allenatore. È l’insolito percorso di Andrea Rocca, l’artista massese classe 1989 che sta avendo sempre più successo con i suoi disegni pop che hanno conquistato calciatori di Serie A e non solo. Asllani dell’Inter, Caputo, ex di Samp, Sassuolo ed Empoli, Aurelio ed Esposito dello Spezia e Gyasi dell’Empoli sono solo alcuni dei giocatori che hanno appeso nella propria casa un’opera del giovane artista, che con marker acrilici imprime su tela alcuni dei protagonisti dei cartoni animati. "È tutto iniziato da Valoti – racconta Rocca – quando ancora giocava nel Pisa. Rispose a un mio messaggio su Instagram e mi chiese di fare un quadro di Pluto. Gli piacque molto e ricambiò spedendomi a casa la sua maglietta. Da lì hanno iniziato a seguirmi un po’ di suoi amici calciatori, fino ad arrivare anche a nomi più importanti. Quello che ricordo più volentieri è Aurelio dello Spezia, persona vera che continua a darmi supporto".

Una passione, quella per la pittura e la pop art, che Andrea è quindi riuscito a legare a quella per il calcio, che lo ha accompagnato fin da bambino: "Mio padre è stato portiere della Massese e poi preparatore dei portieri di diverse squadre italiane – spiega –. Ciò mi ha costretto a cambiare città molte volte fino a che non mi sono ristabilito a Massa nel 2004, quando i professori mi hanno consigliato di andare all’Alberghiero". Perché il ‘fuoco’ dell’arte, dei disegni e dei colori, Rocca lo ha sempre alimentato in autonomia: "Ho sempre seguito il calcio e anche il disegno, siccome volevo ritagliarmi un momento per dare sfogo alla mia creatività al di fuori del lavoro e del rettangolo verde. Prima lo facevo a tempo perso, ora che non gioco più lo faccio con maggiore serietà ma ancora perché mi piace vedere realizzato qualcosa di mio, con soggetti che hanno contornato la mia infanzia come i cartoni anni Novanta".

Uno stile giovane e ricco di immagini e colori sgargianti che soprattutto in America stanno avendo successo e che Andrea spera possa attirare su di lui le attenzioni di qualche brand per realizzare magliette a tema: "Mi piacerebbe che queste opere possano fare da trampolino e poter collaborare con alcuni marchi importanti per realizzare magliette o cappellini. Resta un mio grande sogno, ancora più del poter fare un quadro per Messi".

Alessandro Salvetti