Massa, torna l’incubo dell’alga tossica: colpita la zona dei campeggi

Massa, le analisi di Arpat del 7 settembre evidenziano una concentrazione di Ostreopsis Ovata. Consigliata massima attenzione al contatto diretto con le acque

I rilievi di Arpat
I rilievi di Arpat

Massa, 13 settembre 2023 – La stagione estiva nella zona dei campeggi si conclude con una ‘fioritura’ inattesa e per niente positiva. Il caldo torrido dei giorni precedenti, la nuova ondata di alte temperature e un mare più calmo del solito hanno infatti scatenato la fioritura della microalga tropicale che da decenni è ospite del nostro mare, l’Ostreopsis Ovata, conosciuta anche come alga tossica a causa degli effetti irritanti ma mai pericolosi che può avere sulle persone. Effetti che, lo possono derivare dal contatto durante la balneazione in sé o dall’inalazione dell’aerosol marino contenente spore della microalga che quando fiorisce oltre un determinato limite può diventare davvero fastidiosa. I controlli di Arpat effettuati il 7 settembre nelle quattro celle monitorate sulla costa massese hanno evidenziato una concentrazione di Ostreopsis Ovata oltre la soglia di allarme nella cella denominata ‘Campeggi ovest’: il valore di allerta, in attesa di una regolamentazione scientifica e tecnica da parte del Ministero, resta fissato a 10mila cellule per litro di acqua mentre nella cella Campeggi Ovest era pari a 18.640 cellule.

Nessun rilevamento nelle altre tre celle, anche se la temperatura del mare era simile: 26 gradi. La presenza dell’Ostreopsis ovata non comporta l’emissione di divieti di balneazione tuttavia nei tratti di mare in cui viene rilevata la fioritura è consigliabile ridurre la durata di esposizione all’aerosol marino facendo attenzione al contatto diretto con le acque. La microalga può causare disturbi di lieve entità quali congiuntivite, tosse, dolori muscolari e articolari, dermatite, febbre, rinorrea che scompaiono rapidamente nell’arco di 24 ore senza conseguenze. I casi verificatesi, gli effetti riportati non sono stati mai gravi e hanno mostrato di essere reversibili per lo più entro poche ore. Non sono stati invece riportati casi di intossicazione associati a consumo di prodotti ittici o ingestione di acque interessate da fioriture di Ostreopsis Ovata.