
"Al Monoblocco come i terremotati". Comitati infuriati per i nuovi moduli
"Ci avevano promesso la cittadella della salute ed eccoci nella situazione dei terremotati". Netta la presa di posizione del Comitato Salute Pubblica Massa-Carrara che affida la sua rabbia a un post sulla propria pagina Facebook. L’installazione dei moduli in cui saranno trasferiti parte degli ambulatori del Monoblocco ha mandato i rappresentanti dei comitati su tutte le furie. Moduli che, ricordiamo, rientrano nel progetto di mantenere parte dei servizi fino a ora sviluppati nella struttura principale di Monterosso che già da mesi hanno scatenato un feroce dibattito soprattutto sulla qualità stessa dei moduli, sollevando polemiche da parte principalmente dei comitati dei cittadini. Nell’incipit del Comitato Salute Pubblica, il riferimento, quando si cita la cittadella della salute, è proprio al progetto presentato mesi fa da Asl in cui si parlò di una riorganizzazione moderna che potesse raggruppare le attività ospitate al Monoblocco.
Adesso arrivano i container su cui il Comitato aveva espresso non più tardi di pochi giorni fa le proprie perplessità, in un incontro ad hoc organizzato in Comune in cui erano state mostrate alcune ipotesi alternative ai moduli, a cui aggiungere altre perplessità sulla costruzione della nuova palazzina, definita in modo critico dal Comitato come un ‘cubo di cemento che costerà molti soldi’. Di fatto i cittadini si sono opposti alla realizzazione del nuovo edificio nel paizzale di fonte all’attuale Monoblocco, ritenendolo del tutto inutile e spingendo piuttosto nella direzione di ristrutturare l’esistente e tutte le palazzine in disuso a Monterosso.
Se già in quella sede erano venute fuori diverse proposte alternative, soprattutto sulla possibilità di usare le palazzine G, H e I rimesse a nuovo, che da sole avrebbero consentito di occupare la stessa metratura, se non qualcosa in più, della superficie attualmente in uso nel Monoblocco, l’attenzione del Comitato si era poi spostata proprio sui moduli.
"Si tratta di container – aveva sottolineato il comitato cittadino – su cui non siamo d’accordo perché li riteniamo uno spreco di soldi, nonché la rappresentazione di scarso rispetto per le persone". E proprio sulla questione dei moduli per gli ambulatori, ieri il Comitato si è ulteriormente pronunciato con un post sulla propria pagina Facebook, in cui vengono mostrate alcune foto di questi moduli che dannoa dito a più di un dubbio. Nel post, i moduli sono definiti ‘un abominio dove i cittadini saranno visitati, pur essendoci spazi adeguati, dignitosi e già fruibili’. Inoltre si chiede se ci siano gli spazi adeguati per le barelle e l’accesso di altri altri mezzi sanitari. Ecco quindi in chiusura l’appello che il Comitato ha lanciato alla politica locale, proponendo l’idea di un sopralluogo sul posto. "Chiediamo ai consiglieri comunali che facciano un sopralluogo – commentano – verificando se in queste ‘miniscatole finestrate’ entrino carrozzelle e barelle, e si possa girare nei corridoi".