Agrolab, salvato il sito di Nazzano Trovato l’accordo per i lavoratori Cinque restano, indennizzo per dodici

La holding tedesca, dopo mesi di trattative, ha accettato di non dismettere il reparto di via Frassina. Soddisfazione della Cgil sempre a fianco dei dipendenti: "Questa la soluzione migliore possibile".

Agrolab, salvato il sito di Nazzano  Trovato l’accordo per i lavoratori  Cinque restano, indennizzo per dodici

Agrolab, salvato il sito di Nazzano Trovato l’accordo per i lavoratori Cinque restano, indennizzo per dodici

Cala il sipario sulla vertenza del sito Agrolab Ambiente di via Frassina a Nazzano. Dopo mesi estenuanti di trattativa tra sindacati, istituzioni e proprietà si è raggiunto l’accordo: la holding tedesca leader nel settore delle analisi ambientali non dismetterà il ramo produttivo a Nazzano, cinque lavoratori saranno riassorbiti nello stesso stabilimento e per gli altri dodici rimasti dai 34 iniziali, Agrolab corrisponderà un indennizzo che si avvicina molto alla cassa integrazione che avevano chiesto i sindacati. L’accordo è stato raggiunto ieri dopo l’ennesima assemblea fiume dei lavoratori. Dopo una trattativa lunga e faticosa, anche grazie al sostegno e all’impegno dell’assessora regionale Alessandra Nardini e della sindaca Serena Arrighi – ha commentato Nicola Del Vecchio, segretario generale della Cgil –, si è riusciti a giungere a un accordo che prevede il mantenimento del sito di Carrara e la ricollocazione di ulteriori 5 lavoratori interessati dalla procedura di licenziamento collettivo. Dei 12 lavoratori, appurata la totale indisponibilità da parte dell’azienda di aprire l’ammortizzatore sociale, si è proceduto a ricercare un accordo economico capace di riconoscere una somma equivalente. La oluzione non è quella auspicata, ma è senza dubbio è la migliore possibile". Una vertenza che ha visto in prima linea l’assessore regionale Alessandra Nardini. "Questo risultato è il frutto di un fronte comune – ha detto Nardini –. Le istituzioni intese come Regione e Comune nella persona della sindaca Serena Arrighi, hanno sempre lavorato al fianco dei sindacati, che in questa vertenza hanno sempre mantenuto un atteggiamento fermo e costituivo. Un atteggiamento che ci ha permesso di fare un passo avanti. A loro e alla loro tenacia il merito di questo risultato, che non è quello che auspicavamo, ma da come si era prospettata la vicenda inizialmente è un risultato, e che l’azienda restasse a Carrara non era un fatto scontato". "Non siamo riusciti ottenere quello che volevamo per la durezza con cui si è posta l’azienda – dice Sebastiano Salaro segretario Filcams Cgil – abbiamo provato fino all’ultimo a far partire gli ammortizzatori sociali, ma il muro ce lo ha impedito". "Un accordo soddisfacente – dice Arrighi –. Stante l’irrigidimento della società rispetto al non voler procedere all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, come avremmo preferito, siamo arrivati a chiudere un accordo che ha previsto un’ulteriore riduzione degli esuberi. A tutti coloro che hanno vissuto questa vertenza, a chi resterà in azienda, a chi ha già trovato un lavoro altrove e a chi, purtroppo, riceverà l’indennizzo ci tengo ad esprimere la vicinanza di tutta la città".