Aggressioni in ospedale Gli operatori dicono basta

Negli ultimi 15 giorni ci sono stati altri due episodi nel reparto di Psichiatria. Salvadori (Uil Fpl): "La situazione è insostenibile, urge una soluzione"

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Il reparto di psichiatria è uno dei più complessi, soprattutto per quanto riguarda la gestione e la sicurezza. Ma questo non può diventare una giustificazione alle aggressioni che spesso si verificano a danno dei lavoratori. Dipendenti esausti che hanno chiesto aiuto alla Uil Fpl per trovare soluzioni che assicurino maggiori tutele. Due episodi si sono verificati negli ultimi 15 giorni come evidenzia il segretario Claudio Salvadori: "Due aggressioni agli operatori nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Massa: la situazione è insostenibile. I dipendenti non ce la fanno più e sono sempre di più quelli che chiedono di essere trasferiti. Bisogna trovare una soluzione condivisa per ridurre il rischio al minimo. Sono anni che la situazione va avanti, fra alti e bassi – prosegue Salvadori – e adesso siamo tornati in una fase davvero critica. Circa 10 giorni fa una paziente ha dato in escandescenza, ha aggredito prima un operatore poi ha colpito e lanciato vari oggetti fino a spaccare anche un defibrillatore. Nella serata di lunedì invece un altro paziente ha aggredito una dipendente che ha riportato anche alcuni traumi. Soprattutto però diventa impossibile lavorare in queste condizioni perché segnaliamo solo due casi più eclatanti ma nel reparto di psichiatria questi episodi, più o meno violenti, sono all’ordine del giorno e non è tollerabile".

Il segretario della Uil Fpl è consapevole che la soluzione non è semplice trattandosi di un reparto particolare con percorsi e gestioni che sono complessi: "Però è comunque dovere dell’Asl Toscana nord ovest riuscire a trovare delle strategie che riducano al minimo il rischio che comunque c’è. E visto che il rischio di servizio esiste ed è innegabile – incalza Salvadori –, così come è frequente, ci chiediamo perché non sia ancora stata riconosciuta l’indennità di rischio agli operatori di psichiatria: questo lo riteniamo scandaloso nei confronti dei lavoratori. A nostro avviso serve un confronto aperto fra tutte le parti interessate, sindacati e azienda in primis, per ridurre la minimo il rischio che deriva dal trattamento di patologie così importanti e discutere del riconoscimento dell’indennità ai lavoratori che sono scoraggiati e vogliono il trasferimento di reparto".