
Continua il dibattito politico intorno al caso Sanac. Dopo il botta e risposta fra Martina Nardi e Cosimo Maria Ferri, arrivano anche le dichiarazioni Riccardo Ricciardi per chiudere il cerchio dei parlamentari locali. "Leggere sui giornali di colpe e di meriti sulla vicenda Sanac – scrive il deputato 5 stelle – non credo faccia un buon servizio a nessuno. Con la viceministra Alessandra Todde stiamo seguendo costantemente la vicenda e rivendichiamo un principio fondamentale da cui non arretreremo: non si devono fare spezzatini e si dovrà rispettare la piena occupazione. L’attuale valutazione di Sanac – continua Ricciardi – si è indebolita grazie alla politica degli ultimi mesi svolta dalla committente Acciaierie d’Italia, che è ancora debitrice nei confronti dell’azienda. Se, come auspichiamo e com’è prevedibile, Acciaierie d’Italia manifesterà l’intenzione di acquisire Sanac, dovrà farlo considerando di essere innanzitutto creditrice di Sanac". "La politica degli ultimi mesi, imposta da Giorgetti, è stata molto ambigua sul tema" prosegue il deputato. "Ribadiamo ancora una volta il principio basilare: piena occupazione per i lavoratori Sanac". "Giorgetti dovrebbe chiarire come mai Acciaieria d’Italia ha smesso di comprare i mattoni refrattari da Sanac, preferendo aziende estere, alla faccia dello slogan “prima gli italiani”", aggiungono poi i consiglieri 5 Stelle di Massa, Luana Mencarelli e Paolo Menchini.
Nel frattempo, il gruppo consigliare Lega di Massa risponde all’onorevole Nardi, che aveva puntato il dito verso le responabilità del ministro Giorgetti. "Più di una semplice caduta di stile: dichiarazioni inopportune nei modi e nei tempi che sanno tanto scaricabarile per salvarsi la faccia – scrivono i leghisti –. Se nel corso degli anni precedenti ci fosse stata la reale volontà di fare qualcosa per Sanac ve ne sarebbe stato tutto il tempo: e lei che è onorevole da prima ancora che l’azienda andasse in amministrazione straordinaria lo dovrebbe sapere bene.
Adesso tentare di smarcarsi dalle proprie responsabilità attaccando un ministro in carica da poco più di sette mesi che si trova a gestire un problema che persiste da quasi 10 anni è atteggiamento, questo si, demagogico e che non serve certo a salvare posti di lavoro. I lavoratori – afferma ancora la Lega Massa – hanno pienamente ragione a sottolineare le responsabilità politiche di tutti, perchè nessuno ha dimostrato di essere stato risolutivo".
A sinistra, invece, Rifondazione comunista solidarizza con il segretario della Camera del lavoro Paolo Gozzani, Cgil, che mercoledì ha abbandonato in polemica l’assemblea dei lavoratori: "Lo strappo di Gozzani ha il nostro totale appoggio. Chi quotidianamente, come il sindaco Persiani, attua politiche locali neoliberiste e sta in una compagine che non perde occasione per indebolire e attaccare lavoratori, lavoratrici, sindacati, non può fare passerelle sulla pelle di chi sta perdendo un lavoro proprio a causa delle logiche del mercato tanto care al Sindaco di Massa". Intanto, la Rsu Solvay Massa esprime la propria vicinanza a tutti i lavoratori Sanac "in questo momento difficile".