A Turano i residenti chiedono per l’ex mercato progetti ecosostenibili

Il Comitato ricorda che la struttura è in avanzato stato di degrado da tanti, troppi anni

"Progetti ecosostenibili capaci di produrre una buona quantità di posti di lavoro". E’ quello che chiede il comitato dei cittadini di Turano per il futuro dell’ex mercato ortofrutticolo delle Jare. La struttura versa oggi in uno stato di evidente degrado, come denunciato dalla politica e dimostrato da un recente sopralluogo effettuato da La Nazione. Un complesso che dopo i grandi disegni degli anni ’80 oggi langue senza una destinazione ben precisa: pochi i commercianti rimasti all’interno, meno di una decina, gli uffici della polizia in gran parte rimasti vuoti e un enorme spazio dalle grandi potenzialità inutilizzato. Tant’è vero che l’intero complesso dovrebbe essere inserito all’interno degli allegati al bilancio del Comune di Massa come bene da ‘valorizzare’, ossia dare in concessione o affitto. Scelta contestata dai consiglieri di opposizione, senza indirizzi ben precisi. Un tema che è finito al centro dell’ultima riunione del comitato di Turano con i cittadini presenti che hanno espresso la loro preoccupazione per le condizioni precarie della struttura. I turanesi, quel mercato lo hanno visto nascere e oggi "appare come una cattedrale nel deserto, un relitto di una nave con cui sono naufragati anche i sogni di qualcuno, nonostante le grande promesse di sviluppo che la sua costruzione preannunciava. Come Comitato, a fronte di quanto oggi appare a tutti gli effetti come un progetto da rivedere prima che cada completamente a pezzi, intendiamo evitare che nuove situazioni come quella di via San Remigio, dove è stato costruito un ecomostro, si ripetano. Chiediamo quindi che su quella struttura si ipotizzino progetti ecosostenibili – concludono - e capaci di produrre una buona quantità di posti di lavoro".