
di Natalino Benacci
Stupendo per fare un picnic all’aria aperta in mezzo ai profumi delle erbe di campagna e con un sottofondo costante di cinguettio di uccellini rilassante e poetico. Lo sfondo è quello del Laghetto Maserino che si trova in Comune di Mulazzo, nella zona di Groppoli in mezzo al verde lungo il fiume Magra e la pista ciclabile dei castelli. Questo sito, 12mila metri quadrati, di cui 5.600 occupati dal laghetto, diventerà il punto di riferimento per gli amanti della biodiversità e della pesca. L’oasi è stata recuperata con un progetto di riqualifica dell’area boscata che ha migliorato anche l’accesso della collettività. Il bosco e l’acqua sonoo il cuore dell’area e il progetto del Comune ha tutelato e valorizzato un patrimonio naturale ancora integro, garantendone la a fruibilità ed esaltando il valore sociale, ricreativo, turistico ed ambientale che questi luoghi sono in grado di offrire. Nell’area sono stati realizzati percorsi pedonali che si connettono con la rete dei sentieri per garantire le attività ludiche, didattiche e di aggregazione. Sono stati approntati punti di ristoro e di sosta, per l’informazione assieme alla cartellonistica e alla segnaletica. L’iniziativa, oltre alla conservazione delle aree forestali di pregio, ha curato la riqualificazione degli spazi prevedendo aree panoramiche e ad uso di picnic. Per realizzare tutto il Comune di Mualzzo ha ottenuto un contributo di oltre 90mila euro dalla Regione Toscana. "L’area che il Comune ha acquisito l’anno scorso era di proprietà dell’azienda Buzzi Unicem. La somma per l’acquisto è stata di 10 mila euro, ma il valore del terreno dell’area era superiore – assicura il sindaco Claudio Novoa –. Il laghetto, formatosi dagli scavi di una cava chiusa da tempo, si è rinaturalizzato negli anni ed è oggi tornato perfettamente inserito nel contesto naturale che lo circonda, popolandosi di animali e vegetazione. E’ un progetto che offrirà un nuovo punto di sosta per i turisti e gli sportivi che percorreranno l’itinerario sia a piedi che in bici". Nei giorni scorsi sono stati immessi pesci nelle varietà temoli russi e carpe Amur per garantire il giusto equilibrio di questo habitat. Contento o anche il vicesindaco Riccardo Gussoni che ha seguito l’iter. "L’oasi è una risorsa per il nostro turismo - aggiunge - e restituisce alla collettività uno spazio naturalistico di pregio. Tra pochi giorni potremmo frequentarlo tra sorgenti di acqua incontaminata".