REDAZIONE LUCCA

Un altro Vitale nel destino della Pantera

Il figlio di Pino, grande artefice con Maestrelli dell’epopea della "B" anni ’90, nel mirino della società per il ruolo di direttore sportivo

Anziché pensare ad un eventuale ripescaggio, sarebbe molto più opportuno che la società rossonera convocasse una conferenza stampa per spiegare ai tifosi e, quindi, alla città, che intenzioni ha per la prossima stagione. E, sempre in tema di riammissione o ripescaggio alla serie "C", giova appena ricordare che, se la Lucchese fosse retrocessa, ma dopo aver partecipato ai play-out, avrebbe sicuramente avuto dei vantaggi. Retrocedendo direttamente la società dovrà sperare, intanto che siano almeno due-tre le società che non si iscriveranno al prossimo campionato di "C" e che non presentino la domanda le squadre di altri gironi retrocesse dopo i play-out. Questo per dire che è bene non farsi troppe illusioni e cominciare, invece, a pensare a programmare la serie "D" dal punto di vista tecnico, con la scelta del direttore sportivo e dell’allenatore.

Per quanto riguarda il primo, l’individuazione del personaggio che abbia esperienze e che magari conosca anche la categoria, non è delle più facili. Sembra che la dirigenza rossonera abbia pensato a Lorenzo Vitale, 43 anni, figlio di Pino Vitale, attualmente impegnato nell’Aglianese (serie "D", girone "D", lo stesso del Ghiviborgo), in piena corsa per la promozione in serie "C". Contattato telefonicamente, Pino Vitale, l’ex direttore generale di quella che può essere considerata, senza tema di smentita, l’ultima vera, grande e vincente società rossonera e che oggi si gode la pensione, si è limitato a rispondere: "Mi dispiace, ovviamente, per come è andato a finire il campionato, perché retrocedere non è mai bello per una società, anche se mi pare che, negli ultimi anni, la Lucchese sia andata incontro a più delusioni che soddisfazioni. Mio figlio sta facendo un percorso ad Agliana e credo che in questo momento non abbia altro per la testa. Di più non so che cosa dire".

Il ragionamento non fa una piega. Lorenzo Vitale, che ha una forte somiglianza con suo padre Pino, in questo momento cruciale del campionato di serie "D" ha la testa solo sull’ Aglianese, prima in classifica a pari punti del Fiorenzuola.

Tale padre, tale figlio. Pino Vitale iniziò la sua scalata verso il grande calcio partendo dalla Rondinella, grazie alla conoscenza con Egiziano Maestrelli. Lorenzo sta facendo altrettanto con l’Aglianese. Vedremo nelle prossime settimane se, a distanza di più di vent’ anni, un altro Vitale verrà a fare calcio nella Lucchese.

Ma, prima di pensare al futuro organigramma tecnico, che riguarda l’allenatore in prima (la lista dovrebbe comprendere i nomi di Pagliuca, Favarin, Vangioni, Amoroso), quello in seconda ed il tecnico della formazione "Juniores", la società dovrebbe ridefinire i ruoli al suo interno.

Ad essere sinceri, pensavamo che, una volta smaltita la "doccia fredda" della retrocessione, i dirigenti avrebbero spiegato come intendono muoversi nell’ottica di recuperare credibilità nei confronti dei tifosi, della città e di quanti, in definitiva, hanno dato loro fiducia. Al momento, però, tutto tace. Perché?

Emiliano Pellegrini