
Dopo l’ultimo “poker“ positivo (2 vittorie, un pareggio ed una sconfitta), ora la Lucchese comincia a intravedere la luce in fondo al tunnel. E’ vero che la squadra è ancora ultima in classifica, ma non è più staccata sul fondo come un mese fa. La strada della risalita è ancora lunga e costellata di “trabocchetti“ vari, ma oggi la Lucchese è una squadra più strutturata, più compatta, più affidabile in tutti i reparti. E questo è dovuto, in primo luogo, al gran lavoro portato avanti, tra mille problematiche legate al Covid, da parte di un allenatore capace, preparato, esigente il giusto, come Giovanni Lopez, che modificando l’assetto tattico, ma soprattutto dando certezze al gruppo, è riuscito a dare un volto più completo, più organico alla squadra.
Ma il lavoro di “restyling“ del tecnico romano, su una Lucchese che nella fase iniziale, aveva perso certezze e fiducia in se stessa complice anche qualche oggettiva carenza tecnica, colmata strada facendo, non avrebbe portato ai risultati attuali, se non ci fosse stata una risposta importante da parte di tutto l’organico, a cominciare dai più giovani per finire a quelli più esperti.
Ed è giusto sottolineare come la crescita della Lucchese, sotto l’aspetto tecnico-agonistico, sia coincisa con la costante crescita degli “Under“. Sono loro la sorpresa più piacevole di questo scorcio del campionato, con il mister che non ha esitato a dar loro fiducia, fino al punto che nell’ultimo periodo, nei primi undici che scendono in campo, più del 50 per cento sono giovani alla loro prima esperienza in un campionato professionistico, come Bianchi, Panati, Solcia, Nannelli, Adamoli, Papini, Bartolomei, fino ad arrivare a Lo Curto, a Cellamare, a Signori. Accanto a loro hanno cominciato a… carburare anche i giocatori più maturi ed ecco che si è arrivati ad avere il giusto mix tra gioventù ed esperienza. Oggi la Lucchese è una delle poche squadre del girone a schierare mediamente 4-5 “Under“, alcuni dei quali sono già finiti nel taccuino di qualche società di categoria superiore. Per migliorare l’attuale organico, ora si guarda con interesse al mercato di riparazione, che riaprirà i battenti i primi giorni del mese di gennaio. L’obiettivo della società è quello di portare in organico solo elementi conosciuti dal mister e che vengano a Lucca per contribuire alla risalita della squadra.
I ruoli sui quali sono concentrate le maggiori attenzioni, dovrebbero riguardare centrocampo ed attacco. A centrocampo ci sono ragazzi come Panati, ad esempio, che stanno facendo benissimo, ma che hanno sicuramente bisogno di tirare un po’ il fiato; in attacco c’è un centravanti atipico come Bianchi, che ha compiuto notevoli progressi dalla prima giornata ad oggi, ma che potrebbe fare ancora meglio, se agirà come seconda punta, perché, in fondo è quello il suo ruolo naturale. Pochi rinforzi, ma mirati. E’ questa la strategia che la Lucchese cercherà di portare avanti, sapendo benissimo che non sarà facile arrivare a chiudere alcune trattative che sono state portate avanti, a fari spenti. E’ ovvio che un nuovo arrivo dovrà essere controbilanciato da una partenza. Per quanto riguarda infine il progetto-stadio, è molto probabile che la conferenza dei servizi che dovrà dare l’o.k. è slittata, viste le feste, alla prima metà del mese di gennaio.
Emiliano Pellegrini