
I «pensieri» di Giorgio Gorgone
Diciamo la verità: è andata bene. Sì, perché grazie all’assist dal fondo di Gucher, con l’atterramento in area ai danni di Fedato e la successiva trasformazione di Saporiti dal dischetto degli undici metri e grazie alla parata di Melgrati (che ha negato il terzo gol ai "corsari"), la Lucchese è ancora in corsa per centrare la salvezza. Ma ad una sola condizione: che, sabato sera, in un "Porta Elisa" che ci auguriamo pienissimo, riesca a battere il Sestri Levante, con qualsiasi risultato. E tutto questo in virtù del miglior piazzamento finale dei rossoneri al termine della "regular season" rispetto ai liguri.
Insomma, alla fine è andata bene. Poteva, ovviamente, andare meglio, se, ad esempio, in campo ci fosse stato anche Selvini; perché, a prescindere dal valore del giovanotto, Saporiti avrebbe potuto giocare nel suo ruolo naturale di trequartista alle spalle del due punte. Invece, al "Sivori", il fantasista genovese ha dovuto giocare da seconda punta con l’avversario (Podda) sempre… appiccicato addosso e non ha potuto incidere come è solito fare.
Non è stata, comunque, la Lucchese dell’ultimo periodo. La squadra, oltre ad aver sofferto la maggiore fisicità dei giocatori di Ruvo, ha sofferto in mezzo al campo la mancanza di un uomo in grado di dettare i tempi, con gli interni che hanno accompagnato poco l’azione offensiva. Ed ha palesato vecchie carenze nel gioco aereo in fase difensiva. Il Sestri, dal canto suo, ha fatto la partita che era lecito aspettarsi, pressando molto alto: sia con Parravicini che con il poderoso Piu; ha corso di più, ci ha messo più "cattiveria" agonistica.
Ora vedremo se, sabato, sul prato del "Porta Elisa", saprà fare altrettanto. E’ ovvio che, dall’altra parte del campo, dovrà esserci una Lucchese diversa, più aggressiva e capace di sfruttare meglio le corsie esterne, con Gemignani e Antoni; più attenta sui calci da fermo, per evitare di prendere gol di testa; e, in ultima analisi, dovrà supportare al meglio sia Magnaghi che Saporiti, ricordando che i rossoneri, per rimanere in categoria, dovranno necessariamente vincere.
Intanto, dopo Sauro Napoli, se ne è andato un altro storico tifoso rossonero, Roberto Stagi, sempre presente sia in casa che in trasferta, con la sua inconfondibile auto. Stagi, ex pensionato delle Ferrovie, è stato presidente del Centro coordinamento dei club rossoneri, dopo Giuliano Lombardi. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, alle 15, alla chiesa di Fagnano. Alla famiglia le condoglianze della nostra redazione.
Emiliano Pellegrini
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