ALESSIA LOMBARDI
Sport

Lucchese salva in Lega Pro grazie al gol di Badje al Porta Elisa

La Lucchese si salva in Lega Pro con un gol di Badje nel finale. Grande festa al Porta Elisa con oltre 4000 tifosi.

L’apoteosi rossonera al termine della drammatica sfida con il Sestri Levante: la gioia della squadra davanti alla curva Ovest gremita e festante per la salvezza (foto «Alcide»)

L’apoteosi rossonera al termine della drammatica sfida con il Sestri Levante: la gioia della squadra davanti alla curva Ovest gremita e festante per la salvezza (foto «Alcide»)

All’ultimo tuffo. Ma la Pantera ce l’ha fatta. Almeno sul campo è salva. Grazie alla rete di Badje quasi allo scadere del secondo tempo. Nell’ultimo atto della stagione la Lucchese doveva obbligatoriamente vincere per mantenere la categoria. Oltre quattromila persone al "Porta Elisa" per sostenere i ragazzi di Gorgone nella sfida senza appello. In tribuna d’onore folta la rappresentanza dell’amministrazione comunale (il sindaco Pardini, gli assessori Pisano e Buchignani, il presidente del consiglio comunale Torrini, il capo di gabinetto Palcido; in curva Ovest l’assessore Bruni e il vicesindaco Barsanti; Bartolomei era in gradinata). In tribuna anche l’ex tecnico Ivan Maria e il difensore Francesco Benassai, oggi in forza al Campobasso. Nessuno della società rossonera attuale si è ben guardato dal venire.

Incessante il tifo della Curva Ovest che già nel riscaldamento ha incitato Tumbarello e compagni durante il riscaldamento. I giocatori sono scesi in campo accompagnati dai propri figli, come succede spesso nell’ultima gara casalinga della squadra.

Gorgone decide di non cambiare niente rispetto agli undici dell’andata. Come era prevedibile è la Lucchese che fa la partita. Al 12’ è Magnaghi che arpiona la palla al limite dell’area di rigore e, di sinistro, prova a scaldare i guantoni di Fusco. Bella azione tutta in velocità al 16’: Tumbarello serve Gemginani che, per poco, non centra la porta. I rossoneri si salvano in qualche modo al 23’ sulla conclusione di Podda, con Melgrati e Rizzo; poi Benedetti manda in fallo laterale. Risponde poco dopo Saporiti con una conclusione da fuori che termina lontana dalla porta.

Nonostante la Lucchese provi ad attaccare, manca sempre quell’ultimo passaggio decisivo. Brivido al 34’, con un’azione concitata del Sestri Levante che si conclude con una bomba di Clemenza che termina di pochissimo a lato della porta di Melgrati. Veementi proteste rossonere per un rigore non concesso al 39’, quando Saporiti finisce a terra in area, stretto tra due difensori: l’arbitro fa proseguire e non interviene nemmeno il Var. Una direzione di gara, quella di Mucera di Palerno, molto all’inglese, con numerosi falli non rilevati, soprattutto per quanto riguarda i rossoneri, con Gorgone inviperito.

In pieno recupero Saporiti ha l’occasione per sbloccare il match, ma la sua conclusione termina fuori d’un soffio.

Il film nella ripresa inizia nel solito modo, con la Lucchese avanti e con Magnaghi che, al 3’, da buona posizione, calcia addosso a Fusco che si salva con i piedi. Ancora il numero nove rossonero al 6’ va vicino al vantaggio, ma la palla termina ancora di poco a lato. La fortuna sembra proprio non volerne sapere di aiutare i rossoneri, perché Tumbarello si ritrova davanti al portiere che, in qualche modo, riesce ad evitare il gol.

A quel punto Gorgone decide di dare maggior peso in avanti con l’ingresso di Fedato al posto di Gemignani e subito il numero diciannove prova a mettersi in luce. I minuti passano, ma la Lucchese, nonostante l’incitamento del suo pubblico, non riesce a sbloccare il match, con i giocatori del Sestri Levante che, furbescamente, cercano di perdere tempo. Ancora i rossoneri al 34’ in avanti con l’asse Fedato-Magnaghi, ma il rasoterra del numero nove fa la cosiddetta barba al palo.

Al 42’ il direttore di gara annulla un gol a Cominetti che prima aveva commesso fallo su Rizzo. Ma, al 44’, Badje regala l’emozione più grande in casa rossonera, segnando il gol della vittoria che regala la permanenza in Lega "Pro": entra in area, supera un difensoe e scarica un diagonale rasoterra che non dà scampo a Fusco. Lo scatenato gambiano ha l’occasione per il raddoppio al 48’, ma il suo rasoterra chirurgico termina di poco a lato. E, dopo sei minuti di recupero, esplode la festa al "Porta Elisa": dalla tensione alla gioia immensa, scatenata, con i tifosi a cantare assieme ai giocatori con i visi rigati dalla lacrime.

E, adesso, la palla passa al tribunale e alle speranze di uno o più "salvatori". La squadra il suo l’ha fatto.

Alessia Lombardi

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