
“Cosa suggerisce la tornata di ballottaggio che abbiamo alle spalle?“.
E’ la domanda con cui si apre una riflessione di Vittorio Fantozzi, consigliere regionale di Fratelli di Italia, che interviene nel dibattito sul turno amministrativo di una settimana fa che ha visto l’affermazione, netta in Toscana come quasi altrettanto nel resto del Paese, del centrodestra e del partito di Giorgia Meloni.
"Pietrasanta – dice Fantozzi – e i tre capoluoghi Pisa, Massa e Siena restano al centrodestra. Se la vittoria nella “Piccola Atene” consente di fortificare un importante presidio in Versilia, seguendo idealmente la riconquista di Lucca dello scorso anno, di cui ricorre tra poco il primo anniversario, e accende speranze per la tornata elettorale monstre del 2024 in Lucchesia con le sfide in particolare di Capannori e di Castelnuovo Garfagnana, i tre capoluoghi rivestono un altro significato“.
“Oltre a continuare a garantire il buongoverno – prosegue Fantozzi – avere ancora il sindaco a Pisa, Massa e Siena significa guardare con rinnovato entusiasmo alle tre grandi partite del 2024, che riguardano esattamente quelle città, a guida Pd, che corrispondono ai tre centri urbani più popolosi della Regione: Firenze, Prato e Livorno. Il Centrodestra è maturo per vincere il prossimo anno anche in queste realtà, e conquistare la Toscana nel 2025. I lavori sono già partiti e per la Regione Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia potrebbero puntare su un profilo molto forte, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il cui nome circola da tempo, e che anche in questi giorni è uscito sulla stampa con parole analisi lucide“.
“Ma non dobbiamo – ammonisce poi Fantozzi – fossilizzarci su un nome, bensì sull’idea di che tipo di Regione vogliamo. Il Centrodestra unito ha dimostrato di poter vincere ovunque, in Italia come in Toscana, anche perché da un po’ di tempo punta su candidati scelti dal basso e non su imposizioni calate dall’alto e sa aprirsi alle espressioni più credibili del civismo. La Toscana, salvo alcune specifiche zone, ormai non è più rossa, tutti gli enti locali sono contendibili e i toscani decidono ad ogni tornata elettorale, senza pregiudizi, chi premiare e chi punire. L’elettorato di Sinistra, inoltre, sta iniziando a percepire la distanza tra gli annunci, l’autocelebrazione, il carrierismo dei propri vertici e gli stessi cittadini, sta prendendo le distanze dagli amministratori che non mantengono fede alle promesse fatte. Tanto che molti elettori di Sinistra hanno disertato le urne al secondo turno, e pensare che prima era il centrodestra a snobbare i ballottaggi!“.
“L’ascolto – conclude il consigliere regionale – dei cittadini e delle categorie ci consentirà di provare a combattere il vero nemico di tutti coloro che fanno politica: l’astensionismo. E di farci percepire diversi e seriamente alternativi alla Sinistra su temi dirimenti quali economia, famiglia, sicurezza e modello di sviluppo. Il vento è davvero girato e, tutti insieme, possiamo far cambiare colore alla Toscana“.