"Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo del tutto indecoroso: il nome di Puccini e della città di Lucca sono ormai oggetto quotidiano di imbarazzo a livello nazionale, senza che nessuno riesca (o voglia?) ad arginare l’ingombrante figura del Maestro Veronesi".
Con queste parole, e altre ben più pesanti, i consiglieri comunali del Pd tornano all’attacco del presidente del comitato per le celebrazioni pucciniane, che si sta ancora leccando le ferite inferte dal Festival pucciniano di Torre del Lago. "Le vicende dei giorni scorsi - continuano i consiglieri dem riferendosi proprio alla polemica sulla Bohème e seguente allontanamento del direttore d’orchestra dal podio - hanno messo sotto gli occhi di tutti la totale inadeguatezza di certi personaggi. Il Maestro Puccini resta sullo sfondo di continue scenette che stanno danneggiando la nostra città, il nostro territorio tutto. Ci chiediamo quanto ancora la città debba subire questo sgarbo e questo insulto, ma soprattutto per quanto ancora Lucca debba essere utilizzata come mero trampolino personale per farsi notare (ovviamente in negativo) senza che venga restituito nulla al di fuori del dileggio corale e unanime. Nel Comitato si sta registrando una continua emorragia tra i suoi componenti, sintomo di una generale avversione al progetto ordito da Veronesi. Come Partito Democratico, e più in generale come coalizione di centrosinistra, sono mesi che solleviamo la questione e che pretendiamo chiarezza, a partire dagli atti del Comitato stesso – tutti secretati – e dalla programmazione delle iniziative". E proprio i parlamentari del Pd, qualche giorno fa, hanno ufficializzato la richiesta di accesso agli atti del Comitato.
I dem lucchesi poi, per concludere, non si risparmiano neppure nei confronti del sindaco Pardini, da loro più volte pungolato sulla questione. "Preoccupante l’atteggiamento sornione del sindaco, che continua a restare in silenzio mosso da un mero tornaconto personale, poiché è cosa nota che Veronesi sia una delle tante cambiali elettorali di questa nuova amministrazione. Almeno al di là del Monte Quiesa pare che qualcuno tra i grandi sostenitori dell’accoppiata Pardini-Veronesi si stia rendendo conto del danno che la stessa presenza di Veronesi sta arrecando alle cose di cui si occupa. Come centrosinistra sapevamo che sarebbe finita così e infatti con Veronesi noi accordi non ne abbiamo fatti, anche a costo di pagare un prezzo politico. Perché la dignità e il decoro delle istituzioni vengono prima del tornaconto elettorale che ha invece ispirato le mosse di chi ha posto il Maestro Puccini nelle mani di chi ha a cuore solo se stesso".