L’arte vittima dei vandali. L'artista: "Dispiaciuto più che arrabbiato"

Distrutta l’installazione di Zavattari nei sotterranei del baluardo San Martino. Hanno rotto le strutture in legno per poi spaccare le lampadine appese

L’artista Francesco Zavattari sotto la sua opera distrutta (Alcide)

L’artista Francesco Zavattari sotto la sua opera distrutta (Alcide)

Lucca, 4 luglio 2023 - Hanno prima distrutto una delle due installazioni in legno che si trovano all’ingresso e poi, probabilmente con le stesse aste, se la sono presa con il resto dell’installazione, spaccando le lampadine appese. È l’atto vandalico riservato all’opera di Francesco Zavattari, noto art designer al quale il Comune aveva commissionato di “decorare“ i sotterranei del baluardo San Martino per le scorse feste di Natale. L’opera, intitolata “Baluardo di neve e di stelle“, era stata infatti inaugurata a dicembre scorso nell’ambito del cartellone Lucca Magico Natale. Aveva riscosso molto successo a tal punto che l’amministrazione aveva deciso di lasciarla lì. L’artisto l’aveva quindi modificata, togliendo i riferimenti natalizi e lasciando i nastri bianchi e rossi al soffitto e, appunto, le lampadine, con l’obiettivo di abbellire quelli che sono, per ovvi motivi, i luoghi meno in vista (letteralmente). Motivo per cui era stata prevista l’accensione delle lampadine, quindi l’illuminazione dei sotterranei, in occasione di eventi come, in ultimo, Fashion Weekend. In quell’occasione, nello specifico, l’installazione di Zavattari aveva fatto da cornice alla sfilata di moda. Ora, con questo gesto ingiustificabile, è calato il buio nel sotterraneo e sull’opera stessa.

"Sono dispiaciuto, è il termine esatto. Non arrabbiato perché penso che si sia trattato di una bravata - è il commento a caldo dell’artista - Nella mia idea, quando un’opera viene data alla collettività smette di appartenere all’artista e diventa di tutti. Il dispiacere è quindi legato a questo e la perdita non è artistica, ma in termini di senso civico". Ora l’amministrazione comunale dovrà decidere cosa fare con quello che resta dell’installazione. Se lasciarla così com’è, quindi danneggiata, se farla modificare ancora o se eliminarla. Nell’ultimo caso sarebbe un altro dispiacere, ben più grande, per Zavattari.

"Voglio vedere il lato positivo, ovvero che per mesi è stata qui e ha riscosso molti apprezzamenti. È stata fotografata e condivisa ovunque. Sono convinto che sia stata una bravata, un singolo episodio. E una rondine non fa primavera". Intanto che il Comune decida il prossimo passo, è stato già messo in sicurezza il luogo e ripulito dai vetri e pezzi di legno lasciati a terra dopo la distruzione messa in atto. Si cercano ora i responsabili.

Tere.Sca.