Una strada a Marie Equi. Fu pioniera nella lotta contro le discriminazioni

Vissuta tra ’800 e ’900, fu medico, suffragetta, attivista politica e sindacale. E una delle prime donne a vivere liberamente la propria omosessualità.

Una strada a Marie Equi. Fu pioniera nella lotta contro le discriminazioni

Una strada a Marie Equi. Fu pioniera nella lotta contro le discriminazioni

Via Marie Equi è il nome della prima strada comunale nel capoluogo dedicata ad una donna speciale. Si tratta della statunitense Marie Equi (1872-1952), medico, suffragetta, attivista politica e sindacale, nonché una delle prime donne a vivere liberamente la propria omosessualità.

Una biografia così particolare sembra molto lontana dalla storia barghigiana, se non fosse per il fatto che le radici della famiglia Equi affondano proprio nel nostro territorio. Marie era infatti la quinta degli undici figli di Giovanni Equi di Fornaci di Barga, il quale nel 1853, appena dodicenne, emigrò negli USA. La figlia Marie, nata nel 1872, frequentò con profitto i primi anni scolastici fino a quando dové abbandonare la scuola per impiegarsi in una fabbrica tessile. Dopo alcune vicissitudini il padre mandò Marie a lavorare dallo zio a Fornaci di Barga, dove rimase per un paio d’anni; in questo periodo imparò a parlare fluentemente italiano.

Alla fine, dopo aver litigato coi parenti, Marie fece ritorno in America e da qui inizia la sua storia. L’intitolazione della via barghigiana a Marie Equi era un obiettivo preposto dalla Commissione Pari Opportunità quando si insediò 5 anni fa e finalmente il progetto è stato realizzato, grazie alla collaborazione e volontà condivisa da parte dell’amministrazione comunale.

In presenza degli abitanti della via, la sindaca Caterina Campani e la presidente della Commissione Sonia Maria Ercolini hanno scoperto il cartello stradale svelando il nome della dottoressa Equi, ricordando le sue lotte per i diritti della donna, per la pace, per l’uguaglianza e contro le discriminazioni di ogni genere. Una donna che ha rappresentato e rappresenta anche oggi la libertà di pensiero e di vita.

Un nome scelto all’unanimità dalla Commissione per le sue origini, per la sua professione, per le sue battaglie, per la sua storia che purtroppo è conosciuta poco. Per questo motivo è stata organizzata, dopo l’intitolazione, alla biblioteca "F.lli Rosselli" la presentazione del libro con la biografia di Marie Equi a cura di Maria Elisa Caproni.

E’ stata anche l’occasione per la presentazione della nuova sezione dedicata alla letteratura Arcobaleno della biblioteca.

Luca Galeotti