
Un arrivo atteso e particolarmente attinente a molte aspettative e necessità attuali, quello degli sportelli di ascolto nelle scuole della Garfagnana, con la dottoressa Giulia Verdigi, psicologa di riferimento. La scuola fa un passo avanti in una direzione abbastanza innovativa, anche se sempre più emergente nella società, mentre il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi sta lottando per far ripristinare dal governo il bonus psicologo non confermato nell’ultimo Decreto Sostegni. Tornando alla vicende prettamente locali, a dare notizia dello sportello d’ascolto è stato il comune di Castiglione di Garfagnana, dove il servizio per studenti, genitori e docenti è già stato attivato per tutta la platea interessata dell’istituto Comprensivo.
In via di definizione anche l’ampliamento del supporto in altri distretti scolastici della Valle. "Molto significativo questo interessamento delle istituzioni ai problemi che riguardano la sfera dei disagi infantili e non solo - interviene la psicologa Giulia Verdigi, una laurea in Psicologia Clinica e della Salute all’Università di Pisa e specializzanda in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale alla Scuola Cognitiva di Firenze -. Il mio compito sarà quello di mettermi a disposizione e in ascolto, certamente per i ragazzi che sentono di aver bisogno di un supporto per superare difficoltà contingenti, relazionali o di altro genere, interfacciandomi anche con i genitori e i docenti che avessero la necessità di chiarimenti nel loro percorso di educatori".
La dottoressa Verdigi, che esercita la professione dividendosi tra enti pubblici e strutture private, ha avuto l’incarico di psicologa attiva agli sportelli d’ascolto dopo la sua partecipazione al bando relativo e sarà a disposizione fino alla fine dell’anno scolastico in corso. Giulia Verdigi ricorda, inoltre, come la sua figura professionale assuma una valenza anche nell’ambito della motivazione alla crescita personale, della facilitazione di metodi di approccio allo studio e di miglioramento dello stato psico fisico generale.
"In questo periodo, dove sono mancate tante occasioni di confronto interpersonale e i rapporti sono stati regolati da modalità inconsuete e spesso innaturali - conclude la psicologa -, le priorità vanno nella direzione del sollievo ai disagi emergenti, che saranno trattati anche individualmente, senza però dimenticare il rafforzamento degli aspetti positivi all’orizzonte, da porre in evidenza. Questo, è valido per qualsiasi periodo della vita e a prescindere dalle condizioni sociali del periodo".
Fiorella Corti