REDAZIONE LUCCA

Un progetto che si perde nella notte dei tempi

I primi risalgono addirittura agli anni Ottanta del secolo scorso e non sono mai decollati, adesso si spera di essere arrivati alla fase finale

Solo a raccogliere i titoli dei giornali, potrebbe venir fuori un tomo di dimensioni ragguardevoli. Di Assi Viari, per molti la panacea ai problemi del traffico che attanagliano Lucca e la sua Piana, per altri solo un’occasione per degradare l’ambiente senza apportare reali vantaggi, si parla da oltre un decennio.

Anzi, il contestato progetto si perde addirittura nella notte dei tempi se si considerano come suoi predecessori i progetti Salt1 e Salt2 risalenti addirittura agli anni ‘80 del secolo scorso e mai decollati.

Risale comunque al 2008 il "Documento di intesa sulle infrastrutture necessarie a migliorare il sistema della mobilità nella Piana di Lucca". Da allora è stato un rimpallo continuo di passaggi amministrativi, pareri, inchieste pubbliche, polemiche. L’opera si compone di due stralci, ritenuti peraltro entrambi fondamentali per il funzionamento complessivo, che ha un’estensione di circa 30 chilometri. Il progetto del primo stralcio funzionale, di lunghezza pari a 11,69 Km, è composto dall’Asse Nord Sud, dall’intersezione di Antraccoli, dall’Asse Est-Ovest e dalla parziale realizzazione dell’Asse Ovest Est, che va dall’intersezione di Antraccoli fino alla rotatoria di collegamento con l’ospedale "San Luca".

L’Asse Nord-Sud ha un’estensione di 5,14 km e si connette a nord con la S.S.12 dell’Abetone e del Brennero in località Tacchini e a sud con la S.P.23 Romana in località Antraccoli; l’Asse Est-Ovest, con estensione di 4,33 km e che si sviluppa in direzione est verso il nuovo casello autostradale di Capannori sull’autostrada A11 Firenze-Pisa in località Frizzone; l’Asse Ovest-Est, di collegamento tra il casello di Lucca Est e la nuova intersezione di Antraccoli del quale, come detto, nel primo stralcio funzionale sarà realizzata solo la tratta di 2,22 km che va dall’intersezione di Antraccoli fino alla rotatoria di collegamento con l’ospedale San Luca.

Va aggiunto che per quanto riguarda il secondo stralcio, i tempi sono tutti da definire, visto che sull’opera non c’è praticamente un becco o quasi di un quattrino: solo 5 milioni, visto che la Regione Toscana ha definanziato il progetto dirottando in giro per la regione il denaro (una piccola parte del quale è finita sul nuovo ponte sul Serchio). Da quel 2008 è stato un diluvio di annunci, nei quali si sono contraddistinti, essendo per larghissimi tratti al potere, gli esponenti Pd, a partire dall’allora ministro Delrio che, durante una sua visita a Lucca, assicurò la partenza dei primi cantieri "entro il 2017, massimo primi mesi del 2018".

Parole al vento, a cui ne sono seguite una quantità imbarazzante. Da ultimo sono ora alcuni esponenti del centrodestra che assicurano sia la volta buona.

A partire dal ministro Salvini che nelle scorse settimane ha, attraverso il Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) messo a disposizione 172,6 milioni di euro (erano circa 83 inizialmente) per il primo stralcio degli Assi. Gli Assi prenderanno davvero forma? E se sì, con o senza modifiche richieste anche da alcuni amministratori locali?

Fabrizio Vincenti