Un Ferragosto diverso Custodi dell’Eremo

E’ la scelta fatta da una giovane famiglia di Livorno che si è innamorata di queste zone

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Una giovane famiglia di Livorno quest’anno ha scelto di trascorrere alcune giornate del periodo di ferragosto in maniera costruttiva, dedicandosi agli altri come guida e custode dell’Eremo di Rocca Soraggio, a tre chilometri da Sillano. La mattina dalle 10.30 alle 12 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30. Comunque disponibili per eventuali richieste fuori orario (Andrea e Alessandra. Cell. 338.9961767).

Come mai questa scelta di servizio in un eremo in alta Garfagnana?

"La passione per quel posto e il desiderio di renderlo accessibile a tutti, da soli o in piccoli gruppi, per ritiri spirituali, pellegrinaggi, percorsi vocazionali. Facciamo parte attiva della Confraternita del Volto Santo dalla fondazione e offriamo il nostro piccolo aiuto per un luogo particolare da promuovere e tutelare. Chiunque arriva là, torna via sempre contento e arricchito nel profondo".

Quanto conta, in questa scelta, la fede?

"Probabilmente è proprio questa che ci ha spinto a dedicare un po’ di tempo ed energie per questo luogo santo".

Come avete conosciuto Rocca Soraggio e il suo secolare eremo?

"Capitai per caso a Rocca tanti anni fa e rimasi incantata dal posto, anche se la chiesa era chiusa, e dal senso di pace che infondeva. Da quel giorno, mio marito ed io siamo sempre rimasti legati all’eremo, in particolare dopo aver conosciuto Giuseppe Terni e l’allora parroco don Pietro Fortini, impegnati nel recupero del luogo sacro".

Già negli anni scorsi vi siete resi utili per diversi lavori, vero?

"Sì, ci siamo resi disponibili da subito, sia per aiutare nelle iniziative religiose, sia per aiutare nelle cose pratiche per il recupero della canonica, pulizia e manutenzione della chiesa, aiutati anche da nostra figlia".

Cosa direste ad un turista per invogliarlo a venire a Rocca Soraggio?

"E’ un luogo di pace e serenità, di interesse storico-artistico oltre che religioso, adatto ai credenti e ai non credenti. Le persone vengono come attratte da qualcosa che a volte non sanno spiegare. Una mattina capitò una persona che specificò subito di non essere religioso. Aveva accompagnato la moglie. Rimase però colpito dai volontari che davano una mano. Chiedeva il motivo di tale altruismo. Non capiva la loro generosità. Dopo qualche giorno si rifece vivo, dicendo che faceva il falegname e che sarebbe stato felice di collaborare. Nei mesi successivi restaurò la porta della sacrestia e la bacheca esterna".

Dino Magistrelli