Trucca la scatola nera del camion per nascondere i tempi di guida: maxi multa

Il trucco è emerso durante un controllo della Municipale la cui attenzione è stata richiamata dagli allestimenti di carrozzeria, eccessivamente vistosi ed appariscenti

Il congegno trovato nel tir per alterare la scatola nera

Il congegno trovato nel tir per alterare la scatola nera

Lucca, 24 gennaio 2020 - Da tempo il camion circolava con la scatola nera alterata in modo da occultare, durante i controlli stradali, gli eventuali sforamenti dei tempi di guida e di riposo. Il trucco, però, è emerso durante un controllo effettuato dagli agenti della polizia Municipale di Lucca, la cui attenzione è stata richiamata dagli allestimenti di carrozzeria, eccessivamente vistosi ed appariscenti.

I sospetti si sono palesati quando, dal controllo della scheda del conducente, non è apparsa alcuna traccia di un benché minimo errore sui tempi di guida e riposo dell'autotrasportatore, cosa estremante rara alla luce delle pregresse esperienze in materia fatte dal personale della Municipale, abituato da anni a questo tipo di controlli, durante i quali appare sempre qualche minima “sbavatura”.

A questo punto gli agenti hanno voluto vederci chiaro eseguendo su strada alcuni test sull’assorbimento e resistenza elettrica degli apparati elettronici del tachigrafo tramite l’utilizzo della strumentazione in dotazione. I valori emersi, completamente fuori scala rispetto a quelli attesi, hanno fornito conferma all’ipotesi iniziale. Il mezzo è stato accompagnato presso un’officina autorizzata per il controllo e manutenzione dei tachigrafi, dove, dopo un’ora di operazioni di smontaggio delle varie parti della cabina, è stato trovato, ben celato al di sotto di un vano portaoggetti, il sofisticato impianto di alterazione del tachigrafo, che consente all’autista di far apparire fermo il mezzo, quando in realtà sta viaggiando, registrando la propria attività come riposo anziché come guida.

Per l'autista una multa di 1740 euro e la sospensione della patente da un minimo di 15 giorni fino a tre mesi oltre al sequestro di tutto l’impianto di alterazione, cui si aggiungono i costi da sostenere per il ripristino a norma dell’impianto.