Trio moderno per violino, percussioni e piano

Al Boccherini sei autori contemporanei in prima assoluta e il concerto di Alberto Bologni, Fausto Bombardieri e Carlo Palese

Trio moderno per  violino, percussioni e piano

Trio moderno per violino, percussioni e piano

Sei autori contemporanei, un’esecuzione in prima assoluta e il “Trio moderno”, formato dal violinista Alberto Bologni, dal percussionista Fausto Bombardieri e dal pianista Carlo Palese, tutti e tre docenti al Conservatorio “L. Boccherini” di Lucca. Questi i protagonisti del concerto in programma domani, alle 21, all’auditorium di piazza del Suffragio.

Il trio non è nuovo a escursioni nella musica contemporanea e per questo appuntamento propone un programma insolito e interessante. Ad aprire la serata sarà l’inedito di Alessandro Magini, che ha scelto la stagione Open del Boccherini per far eseguire in prima assoluta la sua The cold song – Variazione strumentale sopra l’aria di Henry Purcell ‘What power art thou’. Magini è compositore, esecutore e ricercatore, attento e appassionato studioso del rapporto sperimentale tra musica e teatro e membro dell’Accademia del Cinema Italiano per l’assegnazione del premio “David di Donatello”.

A seguire, 5 Invocations to Vahakn per pianoforte e percussioni del compositore americano di origine armene Alan Hovhaness. Quindi il ritorno in Italia con Psycho I per pianoforte, violino e percussioni di Massimiliano Giusti, per tornare poi negli Stati Uniti con l’eclettico Henry Dixon Cowell, uno dei maestri di John Cage, e il suo Set of five per pianoforte, violino e percussioni. A chiudere, la Sonata n. 4, Children’s day at camp meeting, per violino e pianoforte di Charles Ives e il Varied Trio di Lou Harrison. L’ingresso al concerto è libero e gratuito. È possibile prenotare il posto a sedere sul portale Eventbrite. Per maggiori informazioni: www.boccherini.it.

Per lunedì 20 alle 20.45 è invece in programma sempre al Boccherini “Canone inverso“, omaggio a Morricone con il Circolo del Cinema di Lucca, introduzione a cura di Alessandra Fiori. In una magica notte a Praga un violinista che entra suonando in una fumosa birreria incontra la giovane Costanza che “ha negli occhi la memoria del mondo”. Per lei suona una musica struggente che le restituisce l’infanzia. E’ un “canone inverso” quella musica: una partitura che si può eseguire anche a ritroso e che fa tornare indietro anche il ricordo. Per questo in una notte d’agosto del’68, fatidica per la Cecoslovacchia, Il violinista Jeno Varga racconta a Costanza la sua vita.

Da quando, bambino, suonava il violino “a orecchio” consolando sua madre cui un uomo amato aveva lasciato oltre al figlio, solo quella musica e quel bellissimo violino. L’amore per la musica l’aveva allontanato dal povero luogo natio per entrare nel “Collegium Musicum” dove conosce il nobile e ricco David Blau di cui diventa il più caro amico, quasi un fratello. A Praga si incroceranno e si divideranno i destini di David, Jeno e Sophie – celebre pianista ebrea che verrà arrestata dai nazisti durante un concerto – si incroceranno e si divideranno in nome di una comune passione che andrà oltre la morte. Ingresso libero e gratuito. Per prenotazioni: www.eventbrite.it.