Traffico caos nella ztl, si corre ai ripari Prima mossa: le telecamere in uscita

L’assessore Buchignani dopo le foto pubblicate da La Nazione: "Il Piano sulla mobilità e la sosta va rivisto perché non funziona". E il collega di giunta Santini conferma: "Un danno per l’immagine della città che sulla carta è pedonale e invece nei fatti no"

Un flop sotto gli occhi di tutti, nonostante la mole di lavoro impiegata per concepire la riforma.

A poco più di un anno di entrata in vigore del nuovo Piano Attuativo della Mobilità Sostenibile, il fallimento (almeno sotto questo aspetto) del Piano è nelle foto che il nostro giornale ha pubblicato ieri: camioncini di ogni risma che, a ogni ora, scorrazzano in centro storico per il carico e scarico delle merci, mezzi commerciali parcheggiati ovunque, anche nelle vie sulla carte pedonalizzate.

Per non parlare dei mezzi di Sistema Ambiente e di altre aziende di servizi che intasano continuamente le strade medievali.

E tralasciando i problemi sollevati dalle attività commerciali e che avevano portato anche a una parziale rettifica del provvedimento nell’autunno scorso. Uno dei punti deboli, segnalati dallo nostro stesso giornale al momento dell’adozione del nuovo provvedimento dalla giunta Tambellini era quello della mancanza di telecamere in uscita, che di fatto ha moncato in partenza la razionalizzazione, visto che una simile strumentazione consentirebbe di erogare sanzioni a chi si trattiene oltre i limiti massimi previsti dal tipo di permesso.ù

Come per esempio chi consegna merci, ma anche rendere elastica la ztl, magari per consentire – il dibattito è andato avanti per lungo tempo – la possibilità di entrare in alcune zone della città per pochi minuti.

Proprio sulle telecamere in uscita vuole intervenire la giunta Pardini.

"Non c’è solo via Fillungo, ma anche via San Paolino e altre strade del centro – conferma l’assessore al Traffico e alla Mobilità, Nicola Buchignani – Il Piano sulla mobilità e la sosta c’è, va rivisto perché alcune cose non stanno funzionando, così come ci sarebbero gli orari di accesso. Il problema è che mancano le telecamere in uscita e intendiamo metterle il prima possibile con orari definiti: le fasce del resto ci sono e vanno rispettate. Inoltre, vogliamo rimettere in piedi Lucca Port che può garantire un servizio ecologico e con un solo operatore e non decine di corrieri diversi che entrano in centro storico a getto continuo. In questo modo si creerebbe un unico punto di raccolta delle merci da portare in centro storico, serve trovare un nuovo immobile, visto che quello che c’era in via delle Città Gemelle è stato destinato alla Protezione Civile. Quanto alla attuale normativa, c’è qualcosa che va ridefinito: ho incontrato già gli albergatori e i riparatori che mi hanno illustrato una serie di criticità a cui dobbiamo mettere mano".

"Stiamo raccogliendo le osservazioni – aggiunge l’assessore al Turismo Remo Santini – e da un punto di vista turistico il problema c’è eccome, visto che le lamentele non mancano, senza considerare l’immagine della città che sulla carta è pedonale e invece nei fatti non lo è. Se ai mezzi dei corrieri aggiungiamo i risciò che occupano molto spesso intere strade, il quadro non è confortante".

Proprio quello dei risciò che circolano per il centro storico senza rispettare nessuna regola è un altro dei nodi del centro storico.

"Su quest’ultimo aspetto – conferma in proposito Santini – a fine mese ho organizzato una riunione con le attività che noleggiano questi mezzi: è un problema che va risolto".

Fabrizio Vincenti