Torna il caldo nelle classi dell’Ite “Termosifoni accesi per dodici ore“

Il presidente della Provincia Menesini annuncia convettori aggiuntivi e si sbilancia sulle date del padiglione

L’inverno in classe dovrebbe (condizionale d’obbligo) essere finito per gli studenti dell’Ite Carrara, sede di viale Marconi. La centrale termica nuova non si sintonizza a dovere con l’impianto vecchio: il risultato è il gelo tra i banchi. E attendere la soluzione radicale del nuovo padiglione è impresa ardua. Così gli studenti hanno preso l’iniziativa e lanciato uno sciopero nei giorni scorsi che ha ottenuto un risultato concreto: l’estensione di ore di riscaldamento, ora raddoppiate da 6 a 12. A motivare la protesta erano stati i rappresenti di istituto Daniele Giorgi e Elena Lucchesi che ieri insieme ai compagni, ai docenti e ai vertici della scuola con la dirigente Alessia Bechelli e la sua vice Silvia Rebechi, hanno incontrato il Presidente della Provincia Luca Menesini e l’ingegner Nicola Ferrucci responsabile tecnico dei riscaldamenti.

“Ci teniamo a ringraziare particolarmente sia il presidente Menesini che l’ingegner Ferrucci per la disponibilità nei nostri confronti, anche nei giorni scorsi, oltre all’ingegner Fabrizio Mechini responsabile per l’edilizia scolastica per la Provincia – premettono Elena Lucchesi e Daniele Giorgi –. All’interno di questa riunione avvenuta ieri mattina noi studenti abbiamo espresso le nostre perplessità per le problematiche riguardanti il sistema di riscaldamento e la data di consegna del nuovo padiglione attraverso una lettera scritta da noi rappresentanti d’istituto, a nome di tutta la scuola che abbiamo letto“. “Quindi prima Menesini e poi Ferrucci e Mechini hanno risposto ai nostri quesiti – relazionano i due studenti rappresentanti di istituto –. Riguardo al tema delle temperature in cui ci è stato detto che già a partire da questo weekend la caldaia è stata tenuta accesa per 12 ore, invece che per le normali 6 ore, in modo tale che il plesso non si raffreddi troppo e renda difficile riportare la temperatura adeguata allo svolgimento delle lezioni“.

“Inoltre nelle classi meno esposte al sole e più dispersive verranno implementati dei nuovi termosifoni al posto di quelli non funzionanti – fanno sapere i portavoce degli studenti dell’Ite Carrara – . Per quanto riguarda l’aspetto edilizio della nostra struttura ci è stato promesso che, salvo imprevisti, il padiglione (lato stadio) adesso occupato dal Civitali, che tornerà nella sede di Via San Nicolao, verrà ripreso dal nostro istituto a settembre, mentre il padiglione in questo momento in costruzione (lato ospedale) ci verrà consegnato a gennaio dell’anno prossimo, sempre salvo ulteriori complicazioni“. Dunque due date da nodo al fazzoletto “salvo imprevisti“: quella del padiglione lato stadio, al momento occupato dal Civitali, che a settembre tornerà fruibile per il Carrara e la consegna del nuovo padiglione lato ospedale, attesa da tempo, per l’inizio del nuovo anno.

“Desideriamo quindi a rinnovare la nostra riconoscenza sia verso le istituzioni, sia verso la nostra Preside e la nostra Vicepreside, per aver reso possibile questo appuntamento – sottolineano Elena Lucchesi e Daniele Giorgi– , anche grazie ai mass media come voi che ci avete dato voce“. Daniele e Elena sono la testimonianza che quando ci si muove in modo educato, non strumentale e con nozione di causa si può ottenere tutto. O quasi.

Laura Sartini