
Tommaso Vanni, lo studente di Lammari morto nel luglio 2016
Lucca, 4 ottobre 2017 - Aveva studiato con grande impegno, aveva già sostenuto brillantemente numerosi esami universitari: negli ultimi due aveva preso un 30 e rifiutato un 24 «perché posso fare di meglio...». Tommaso era un ragazzo straordinario, generoso e amato da tutti, ma un destino atroce nel luglio dello scorso anno aveva all’improvviso fermato il suo cuore nel letto di casa. Non è riuscito però a fermare il suo sogno, che in qualche modo prosegue, non solo nel ricordo di chi l’ha amato.
UNA LAUREA in «Scienze per la pace, cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti». E’ questo il prestigioso riconoscimento che la commissione docenti del suo corso di laurea all’ateneo di Pisa ha assegnato ora a Tommaso Vanni, lo studente universitario di Lammari prematuramente scomparso a soli 21 anni. A ricevere il diploma di laurea alla memoria, firmato dal Rettore dell’Università di Pisa, professor Paolo Maria Mancarella, è stata lunedì scorso la mamma Paola Carnicelli, accompagnata dal fratello maggiore di Tommaso, Martino Vanni. Una cerimonia breve ma carica di significati. Anche nelle parole della relatrice si leggeva chiaramente l’emozione di quel momento così toccante. Tommaso era un ragazzo molto impegnato negli studi, ma non ha avuto la possibilità di completarli. Ha lasciato il segno nei professori che l’hanno conosciuto. Una laurea, questa, che lo stesso Senato Accademico e il Rettore hanno voluto proporre.
«OGGI è la festa degli Angeli – ha commentato la mamma su Facebook – oggi il mio Angelo è diventato Dottore, grande Tommy...». Commosso anche il fratello Martino. Una famiglia che con forza d’animo e orgoglio ha saputo attraversare due terribili lutti: nel febbraio 2011, in un tragico incidente con il deltaplano, era infatti morto il padre Marco Vanni, poliziotto del 113 alla questura di Lucca. E un ricordo va anche al papà, che sicuramente oggi ne sarebbe andato fiero.
Paolo Pacini