MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Un teschio di ippopotamo nel parco in centro a Lucca

Il misterioso ritrovamento in una siepe nel Giardino degli Osservanti. "Abbiamo avvisato la Polizia municipale, è un vero giallo"

Daniele Bianucci con la signora che ha trovato il teschio vicino al San Francesco

Lucca, 21 agosto 2022 - Un grosso teschio, verosimilmente di ippopotamo, è stato rinvenuto nei giorni scorsi in pieno centro storico, all’interno della siepe che si trova nel giardino degli Osservanti presso il complesso di San Francesco. Il ritrovamento è stato segnalato al consigliere comunale Daniele Bianucci, da parte della signora Elisabetta Tuccimei, la persona che l’ha casualmente rinvenuto in occasione di una passeggiata all’interno del giardino.

La notizia, indubbiamente, ha i contorni di un piccolo giallo: chi può aver collocato il teschio, peraltro ben conservato, in pieno centro cittadino?

"In realtà è stato mio figlio a fare la strana scoperta qualche giorno fa – afferma Elisabetta Tuccimei, una tra le animatrici della manifestazione “I fossi dell’arte” – così abbiamo deciso, insieme, di tornare all’interno del giardino degli Osservanti e mi sono accorta che il teschio spuntava di qualche centimetro dalla siepe; ho avvisato dapprima il consigliere comunale Daniele Bianucci e immediatamente abbiamo avvertito del ritrovamento il comando della polizia municipale di Lucca".

Si tratta, come è possibile notare dalle immagini, di un teschio ben intatto di un grosso animale, dove è presente buona parte della dentatura sia superiore che inferiore, con una frattura laterale composta dell’osso superiore sinistro, e dove è possibile notare l’assenza delle zanne. Ma cosa ci fa un teschio seminascosto in una siepe?

"Ho pensato al fatto che possa essere stata sottratto da una collezione privata – prosegue Tuccimei – addirittura ho interpellato il Museo di storia naturale dell’Università di Pisa, che si trova a Calci, per capire se a loro mancasse uno dei tanti reperti lì conservati, ma, al momento, non sembra essere questa l’ipotesi; naturalmente è stata messa a conoscenza la Soprintendenza di Lucca ma questo ritrovamento ha dell’incredibile: ho letto che le zanne, in avorio, possono arrivare a misurare 40 centimetri nelle femmine e 50 nei maschi e questo può far supporre che si possa trattare di un abbandono dopo aver sottratto il prezioso avorio".

Anche l’ipotesi della provenienza da uno zoo – ipotizzata dalla signora Tuccimei – non sembra convincerla del tutto. "È un giallo ferragostano – dichiara Daniele Bianucci – ma indubbiamente il fatto merita tutto l’approfondimento del caso: in centro storico, in una zona frequentata da molte persone, trovare un reperto del genere non capita proprio tutti i giorni".

Il caso, dunque, è seguito dalla Polizia municipale di Lucca ed è a conoscenza della Soprintendenza. Una fra le ipotesi che in queste ultime sta circolando, però, farebbe pensare a un caso in via di risoluzione: potrebbe, infatti, trattarsi proprio di un ippopotamo riassemblato a fine Ottocento, quindi verosimilmente ancora antecedente a questa data. Se questa ipotesi sarà confermata, resta tuttavia da capire per quale motivo, il teschio, si trovasse all’interno del giardino degli Osservanti. Veramente si tratta di un furto da una collezione privata per recuperarne le zanne in avorio, appunto mancanti nel cranio rinvenuto? E perché abbandonarlo proprio in quella zona? Interrogativi che troveranno, sicuramente, una risposta ufficiale nei prossimi giorni.

Maurizio Guccione