Teatro del Giglio-Puccini ”La riconciliazione passa attraverso l’intitolazione”

L’amministratore unico Giorgio Angelo Lazzarini risponde a Gabriele Olivati ”Nel centenario della morte si vuole osteggiare un pieno riconoscimento?”.

Tiene ancora banco il dibattito sul nome del teatro del Giglio. Dopo l’intervento di Gabriele Olivati (Lucca Futura), l’amministratore unico Giorgo Angelo Lazzarini, ribatte.

“Le parole di Olivati – dice Lazzarini – a mio giudizio pongono veramente il problema di come una parte della città non si sia ancora riconciliata del tutto con Giacomo Puccini. Il rapporto di una parte dei lucchesi con l’illustre Maestro è stato problematico fin dall’inizio forse per il troppo successo di quest’ultimo. Ma, nel centenario della morte ancora si vuole osteggiare un pieno riconoscimento? La riconciliazione passa attraverso l’intitolazione; ricordo che nel 1832 il conservatorio di Milano si chiamava “Real Conservatorio di musica”. quando Giuseppe Verdi non fu ammesso agli studi. Lo stesso giorno della sua morte, il 27 gennaio 1901 il conservatorio cambiò nome e si riconciliò col grande Giuseppe Verdi, ammettendo l’antico errore“.

”Nessuno e nemmeno io – aggiunge Lazzarini – ha detto che non si debba intensificare l’attività di diffusione dell’opera di Puccini in maniera sistematica, anzi. Al Teatro stiamo lavorando a un’opera Pucciniana di alto livello in collaborazione con ben otto importanti teatri di tradizione italiani. Quanto all’ormai annosa questione del Regio di Parma: Verdi non è nato a Parma come Puccini non è nato a Torre del Lago. Verdi è nato a Busseto dove il teatro è appunto intitolato a lui. Tutte le città italiane che hanno dato i natali a un grande compositore hanno dedicato il teatro al loro cittadino illustre. Bergamo per Donizetti, Catania per Bellini, Pesaro per Rossini.... Poi non si capisce perché Boccherini ha avuto intitolato il Conservatorio (che prima si chiamava Pacini) e Puccini non possa avere intitolato il Teatro in aggiunta al Giglio. Forse, come sostiene Olivati per Puccini e il Teatro, anche al Boccherini sarebbe bastata l’intitolazione dell’auditorium dell’allora istituto musicale “Pacini”? Giustamente l’intitolazione ha riguardato l’intero Conservatorio; e lui a Puccini vorrebbe intitolare solo la buca d’orchestra? Secondo me sarebbe quasi oltraggioso. Quanto al doppio nome (Giglio e Giacomo Puccini), anche qui Olivati disquisisce arditamente sul senso grammaticale, per cui ad esempio Teatro Massimo Vincenzo Bellini va bene perché “Massimo” (che per altro è un nome proprio) è una, dice lui, ‘dicitura anonima‘”.

”Lascio – chiude l’amministratore unico – a lui queste disquisizioni cerebrali inutili. Quanto infine alla cacofonia, impressione quanto mai soggettiva, questa dipende evidentemente dalle orecchie di Olivati. Secondo me e secondo tantissimi altri l’aggiunta del nome di Giacomo Puccini suona benissimo. Infine non mi interessano le operazioni di marketing, ma che Lucca non tragga giovamento da questa intitolazione sarebbe miope sostenerlo. Porto solo l’esempio del Teatro di Modena che dopo l’intitolazione a Pavarotti è diventato famoso in tutto il mondo. Lucca certo è già tanto conosciuta di suo, ma Puccini è amato ovunque”.