Suv semina il terrore al bagno Piero La corsa finisce tra le tende dei vip

Nell’incredibile fuoristrada travolta la veranda del ristorante, le fioriere e le bici. Ma nessuno è rimasto ferito

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di Francesca Navari

Quattro secondi. E’ il tempo rapidissimo in cui si è consumato un disastro che poteva trasformarsi in una strage. Ieri mattina, alle 13,40, un Range Rover ha attraversato a tutto gas il parcheggio del bagno Piero, sbriciolando fioriere, facendo saltare le biciclette dalle rastrelliere, sfondando una cabina per poi abbattere la tettoia del ristorante e finire la sua corsa sulla spiaggia, in mezzo alle tende. E agli occhi sbalorditi dei turisti presenti in quel momento. Una scena surreale si è consumata in quei 4 secondi registrati nelle telecamere di sicurezza. Solo per una casualità non ci sono feriti.

Alla guida del fuoristrada A.S., 73 anni, nata a Milano, residente a Lugano ma con un’abitazione a Pietrasanta: la donna è rimasta dentro l’abitacolo sotto shock mentre attorno a lei si consumava il viavai di carabinieri, agenti della polizia municipale e dei soccorritori della Croce Verde di Forte dei Marmi che l’hanno trasportata all’ospedale in codice giallo. Secondo una prima ricostruzione dello spettacolare incidente (ripreso più e più volte dai telefonini) la Range Rover condotta dall’anziana – assieme a lei si trovava il cagnolino – era ferma al semaforo di via Vespucci, appena è scattato il verde l’auto è schizzata dritto abbattendo la sbarra del parcheggio del bagno Piero (il parcheggiatore si è alzato di scatto ed è riuscito a schivare il mezzo) e procedendo verso la spiaggia, tirando giù vasi, una cabina intera e la copertura della veranda, per terminare la corsa all’altezza della seconda fila di tende. Ancora da capire se la donna abbia perso il controllo della macchina per un malore o per una ciabatta rimasta incastrata nel pedale dell’acceleratore.

Il filmato della videosorveglianza rivela un particolare ancora più inquietante: proprio una frazione di secondo prima due clienti dello stabilimento stavano percorrendo quel corridoio tra il parcheggio e le cabine. Appena le due figure svoltano, ecco arrivare il fuoristrada a una velocità impressionante ("sembrava un proiettile", hanno raccontato i primi testimoni) e procedere dritto sfondando in pieno una cabina. Il boato del tetto crollato, gli asciugamani da spiaggia volati in aria, travi di legno e canniccio ovunque e oggetti saltati qua e là, in quella scena surreale di un ordinario giorno di agosto. L’area è stata immediatamente transennata dal titolare Roberto Santini e dal suo staff in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

E quell’auto grigia piantata nella sabbia, con i vetri in frantumi, il paraurti sganciato, gli specchietti penzoloni e la conducente riversa sul sedile è stata la drammatica immagine di una mattinata fuori da ogni logica. Dove si sono respirati paura e sollievo insieme: infatti all’ora di pranzo è stata una fatalità che non fossero presenti persone nella veranda del ristorante. Gli ultimi clienti si erano alzati da poco, altrimenti sarebbero stati centrati in pieno da quel mezzo ormai alla stregua di una scheggia.

Lo storico stabilimento balneare frequentato dai Moratti si è sbriciolato in quei 72 metri esatti percorsi dal Range Rover. Nel giro di poche ore è arrivato in spiaggia un camion della ditta Guidi Escavazioni per provvedere alla rimozione di tutti i detriti della tettoia distrutta e della cabina e per poter rendere di nuovo tutta la spiaggia agibile.