REDAZIONE LUCCA

Strage: 55 milioni in ballo per i risarcimenti

Ieri alla Fabbrica dei diritti un pool di legali ha illustrato le fasi per attingere al Fondo. Le istanze dovranno partire entro il 27 ottobre

Sul piatto ci sono 55 milioni di euro nel Fondo istituito appositamente per risarcire superstiti e familiari di tutti gli eccidi nazisti. E’ quanto è stato premesso chiaramente dall’avvocato Gabriele Dalle Luche, presente ieri pomeriggio all’incontro divulgativo alla Fabbrica dei Diritti di Sant’Anna, promosso dall’associazione Martiri di Sant’Anna per illustrare le modalità per attingere a tali ristori. Assieme a lui l’avvocato Filippo Antonini e il professor Andrea Di Porto che hanno relazionato di fronte ad una nutrita platea interessata (già tante le adesioni) a conoscere le fasi operative per poter attivare la richiesta risarcitoria resa possibile dal decreto legge del 30 aprile scorso che ha istituito il Fondo risarcimento vittime crimini di guerra eccidi nazisti. I tempi però sono strettissimi ed i legali dovranno mettersi in moto già da domani: entro il 27 ottobre infatti dovrà essere notificato l’atto di citazione alla Germania – pro forma dato che da tempo non si costituisce in giudizio – e all’Avvocatura dello Stato che dovrà valutare il risarcimento.

"Finalmente si profila una concreta possibiltà risarcitoria – ha evidenziato l’avvocato Dalle Luche – con un fondo di 55 milioni di euro che rappresenta il primo vero ristoro economico per i crimini nazisti messi in atto in Italia. La somma è spalmata in più annualità, con 20 milioni per il 2023 e 11 nel 2024, per poi proseguire fino ad arrivare a 55 milioni che possono soddisfare tutti gli episodi di uccisioni che si sono consumati durante la Guerra. Tra l’altro vengono compresi anche internati e deportati". Il legale è stato chiaro: non solo un’azione collettiva permetterà di dare più forza alla richiesta risarcitoria (e su questo sarà importante una mobilitazione collettiva di tutti i Comuni italiani che hanno vissuto la pena di una strage), ma consentirà al contempo di abbattere i costi della giustizia. Tra l’altro il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, fin da subito ha anticipato la volontà del Comune di scendere in prima linea per la pretesa dei ristori.

"Il numero delle persone potenzialmente interessate è enorme – ha aggiunto il legale – perchè la strage di Sant’Anna ha contato 560 vittime ed è articolatissima la rete di eredi. Mi hanno già contattato anche da altre città per farmi presente che un loro avo era morto in quella barbarie. I soldi potranno essere chiesti solo allo Stato italiano perchè la partita con la Germania è chiusa. Infatti dopo che la Corte Costituzionale nel 2014 ha affermato che il giudice italiano può agire nei confronti dello Stato straniero se viene toccato un diritto inviolabile della persona, dando così il via ad una serie di cause ormai in fase esecutiva, a quel punto la Germania, per scongiurare pignoramenti, si è appellata alla Corte di giustizia invocando l’intangibilità dello Stato straniero. In sostanza sostenendo che il giudice italiano non poteve intervenire nella giurisdizione di altri Paesi. Per evitare di essere condannata secondo i principi di diritto internazionale, l’Italia ha così costituito il fondo garantendo alla Germania di non essere più chiamata in causa". E se le pratiche dovranno essere attivate in modo super rapido, i tempi di conclusione dei risarcimenti restano nebulosi. "Per la quantificazione del quid, in base al rapporto parentale – ha dettagliato l’avvocato – ci sono precise tabelle da applicare. Riguardo all’attesa per il versamento dei ristori invece non è proprio possibile fare previsioni".

Francesca Navari