
Ci sono luoghi che custodiscono storie straordinarie. Luoghi che gli stessi abitanti di una città conoscono – magari anche solo per sentito dire –, ma che a volte rischiano di non avere la giusta considerazione. Vuoi perché il bel Paese di bellezze ne ha da vendere; vuoi perché è difficile pensare di poter dare la giusta attenzione a tutti i monumenti più o meno celebri che ci circondano. Però questa storia merita di essere raccontata sperando che non solo i turisti, ma anche i lucchesi si innamorino di questo luogo: la Pieve di San Giorgio di Brancoli. A una manciata di chilometri dalla città, su per strade che si inerpicano nella Brancoleria ecco la Pieve la cui storia inizia ben 961 anni fa quando fu consacrata nel 1062 da Papa Alessandro II, già Vescovo di Lucca.
Ma cosa centra tutto ciò con l’attualità? Proprio qui l’associazione Simone Carli promuove infatti un concerto-evento – la “Pieve della Bellezza“ – in programma sabato alle 17.30. Un concerto di chitarra classica, in una delle più belle pievi della lucchesia. Il Maestro Matteo Bernetti Evangelista, chitarrista di primissimo piano e plurivincitore di concorsi internazionali, suonerà, tra l’altro, brani di Bach, Giuliani e Tarrega.
Il programma sarà presentato dal Maestro Carlo Bruno che, dopo essersi esibito in Francia, Svezia e Stati Uniti, approda in Brancoleria. L’evento (a ingresso gratuito), che ha il patrocinio del Comune ed è stato realizzato con il contributo della Fondazione Crl, "mira a far conoscere, vivere e valorizzare la splendida Pieve romanica di Brancoli, troppo spesso dimenticata e chiusa, nonostante il suo immenso valore in termini artistici, storici e affettivi - scrivono dall’associazione - . La popolazione locale o chi è passato da lì ne ha assaporato la bellezza, il silenzio e il suo sacro mondo. Tra gli aspetti architettonici è di rilievo il ricco impianto a tre navate, che risente anche dell’interessamento della contessa Matilde di Canossa, che vi sarebbe raffigurata sull’ambone marmoreo a quattro colonne, attribuito da alcuni a Biduino e da altri a Guidetto (XII secolo). Bellissimi anche la grande terracotta invetriata di Andrea Della Robbia raffigurante San Giorgio e il drago (1495), il crocifisso ligneo dipinto su tela applicata su tavola attribuito a Berlinghieri (XII secolo) e l’affresco dell’Annunciazione di Giuliano di Simone (XIV secolo). All’esterno, sull’architrave della porta laterale sud, caratteristica e unica è la figura a rilievo detta del “Brancolino” che gode di una certa fama anche perché dal significato tutt’oggi misterioso".
Tra l’altro l’adesione al circuito del Fai, con una raccolta di firme ad hoc dimostra la volontà di favorire la conoscenza del luogo e delle sue bellezze. Sul web c’è anche il sito http:www.pievedibrancoli.it per chi volesse saperne di più sulla Pieve.
Cristiano Consorti