La data è quella del 2 luglio quando Palazzo Pfanner ospiterà un evento che rileggerà le più belle colonne sonore di tutti i tempi. Sono quelle composte da Henry Mancini in una lunga carriera da protagonista costellata di riconoscimenti. Cristiana Polegri e Roberto Spadoni gli dedicano un progetto speciale, riproponendo alcune delle sue celebri composizioni, arrangiate da Roberto Spadoni per un colorito jazz ensemble di dieci elementi.
A impreziosire la serata, un ospite straordinario: l’attore Stefano Fresi a fare gli onori di casa e a raccontare con l’orchestra la vita e la musica di Mancini. Il progetto è stato presto pubblicato e distribuito dall’etichetta discografica del Parco della Musica (Auditorium di Roma). I musicisti: sax alto e soprano, voce, Cristiana Polegri sax tenore e clarinetto Torquato Sdrucia, sax baritono e clarinetto basso Marco Guidolotti, tromba e flicorno Gianfranco Campagnoli, corno francese Remo Izzi, trombone Roberto Schiano, tuba Rosario Liberti, chitarra Roberto Spadoni, contrabbasso Luca Pirozzi, batteria Valerio Vantaggio. Arrangiamenti e direzione musicale di Roberto Spadoni. Biglietti a partire da 39.40 euro.
L’appuntamento successivo è per la sera del 4 luglio, con un omaggio a Lucio Battisti. Da “Il mio canto libero” a “Penso a te”, la maestria di Peppe Servillo, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio di Castri e Mattia Barbieri si mette al servizio di questo straordinario autore, abbattendo i confini che separano il mondo della canzone da quello del jazz e dell’improvvisazione per portare il pubblico in un territorio aperto: quello della grande musica e della magia dei suoni.
Gli arrangiamenti di Girotto e il genio teatrale di Peppe Servillo riescono tracciare un nuovo percorso, suggestivo e inaspettato, attraverso venti grandi canzoni di Battisti. Un percorso ricco di sapori latini, ritmi avvolgenti, storia, emozioni e grande pathos. Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, uno dei più originali interpreti della canzone italiana e cinque grandi musicisti di jazz si ritrovano per affrontare l’universo poetico di Lucio Battisti. “Abbiamo deciso con Pensieri e parole di reinterpretare l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, Lucio Battisti – così Peppe Servillo –. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi“.