
I giovani sono stati i protagonisti del sondaggio “Fatti per bene“ promosso dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Sara D’Ambrosio per progettare interventi di rigenerazione urbana
Un questionario, un corso e la creazione di uno specifico evento: i giovani protagonisti della rigenerazione urbana di Altopascio con il progetto "Fatti per bene" che ha concluso il primo step. I ragazzi hanno fatto conoscere quali sono le loro priorità, per l’aggregazione, per il tempo libero e non solo. Tutto ciò è stato illustrato in conferenza stampa dal sindaco, Sara D’ambrosio, degli assessori Valentina Bernardini (pubblica istruzione), e Alessio Minicozzi (politiche giovanili), Enrico Russo per l’impresa sociale Sociolab che ha coordinato l’avvio del progetto.
Che cosa è emerso? Sono giovani impegnati nelle attività proposte dal Comune o dalle associazioni locali o che vorrebbero farlo, hanno a cuore l’ambiente e la natura, amano fare sport e stare all’aria aperta e danno la sufficienza all’offerta di spazi e occasioni di socialità proposti dal Comune per i giovani, ma con volontà di migliorare ancora. È questo un profilo generico dei giovani altopascesi che hanno risposto al questionario promosso dall’amministrazione comunale insieme a Sociolab, con il sostegno di APP - Autorità Regionale per la Partecipazione, nei mesi scorsi.
Un’indagine a tutto tondo, al centro del percorso c’è stato un questionario anonimo che ha coinvolto 131 giovani di età compresa tra 14 e 26 anni, con l’obiettivo di raccogliere idee, bisogni e aspettative riguardo alla vita nel territorio. La maggior parte dei partecipanti è costituita da studenti (70,2%), soprattutto delle scuole superiori (66,3%), con una significativa presenza anche di giovani lavoratori (21,4%).
Le risposte hanno tracciato temi di interesse quali ambiente e natura (38,9%), sicurezza e legalità (33,6%) e cultura (32,1%). È emersa una percezione sufficiente di opportunità di socialità e di spazi per farlo, con un punteggio di 2,6 su 5. Due dati correlati riguardano il mondo dell’associazionismo: il 74% dei giovani che hanno risposto al questionario non fa parte di associazioni. Questi dati hanno guidato le fasi successive del progetto, che hanno visto la partecipazione di 12 giovani a un corso gratuito di formazione per attivatori di comunità, con l’obiettivo di favorire il loro coinvolgimento diretto nella vita sociale. Al termine del percorso formativo, le ragazze e i ragazzi coinvolti hanno contribuito all’ideazione e all’organizzazione di "Fatti per Giocare", evento all’aperto che si è svolto al Parco delle Mura Castellane. Ora l’obiettivo diventa creare uno spazio giovanile nella casa di Spianate confiscata alla n’drangheta.
Massimo Stefanini