Sotto le macerie un morto e sei feriti Il marito non ce la fa, moglie gravissima

La coppia viveva al piano terra della villetta saltata per aria, lei è stata estratta viva dopo sette ore. Al piano sopra un 47enne ferito e a fianco una famiglia con madre, due figli e la nonna che non sono gravi.

Sotto le macerie un morto e sei feriti  Il marito non ce la fa, moglie gravissima

Sotto le macerie un morto e sei feriti Il marito non ce la fa, moglie gravissima

Spesso si recavano a Pisa dove erano proprietari di un’altra abitazione. Stavolta il destino ha teso loro un agguato. Luciano Lazzerini, 70 anni, originario della città della Torre Pendente, purtroppo non ce l’ha fatta. Non ha mai dato segnali, ma si è sperato fino all’ultimo che magari fosse impossibilitato a farlo, svenuto o ferito. Purtroppo, con il passare delle ore le speranze si sono affievolite e alla fine il suo corpo è stata estratto cadavere dalle macerie della palazzina dove viveva con la moglie, Francesca Donatini.

La donna, 71 anni, è rimasta anch’essa sotto le maceria, ma ce l’ha fatta ed è stata portato in gravi condizioni (ha ustioni sul 70 per cento del corpo) all’ospedale di Cisanello. Estrarla, però, si è rivelato davvero difficoltoso. La donna è rimasta imprigionata sotto le macerie e riuscirla a tiarla fuori è stata una lotta contro il tempo. Dopo alcune ore la sua voce si era fatta più flebile e ciò ha aumentato lo stress e l’angoscia a chi stava lavorando per salvarla e ai familiari.

Cosciente, ma con gran parte del corpo ustionato, intorno alle 18 è stata prima stabilizzata poi affidata alle cure del personale del 118 e con Pegaso (che è rimasto in attesa dalla mattinata in un campo adiacente) trasportata, in codice rosso all’ospedale Cisanello di Pisa.

Le operazioni di salvataggio, che hanno visto impiegate 45 vigili del fuoco, provenienti da Lucca e da Pescia, i carabinieri, il personale sanitario e i volontari della Croce Verde di Porcari e della Msericordia di Lucca, si sono rivelate molto complesse e delicate. Per fortuna per gli altri feriti è andata meglio. Nel senso che non sono rimasti bloccati dai detriti.

Simone Cerchiai, 47 anni che abitava al piano di sopra dell’edificio che è crollato, ha riportato un trauma piuttosto grave, ma è stato soccorso subito. All’interno della parte di immobile spazzato via dall’esplosione c’era anche una famiglia di origine albanese. Il padre, Eltion Hila, non era presente, appena uscito poco prima del botto. I due bambini, di 9 e 12 anni, con la madre, erano davanti alla tv, nel momento in cui è saltato tutto per aria. In casa c’era anche la madre di lei, la nonna dei piccoli.

A pensarci vengono i brividi. Avrebbe potuto essere una tragedia. Mettiamoci nei panni di chi aveva trovato l’appartamento libero nel fabbricato, in parte distrutto, e che è ritornato a vedere cosa fosse accaduto trovando la sua casa ridotta in detriti. Meno male che pur spaventati, i piccoli sono stati recuperati dalla mamma e il padre li ha potuti riabbracciare praticamente illesi: ferite lievi (trasportati per precauzione Al San Luca ma non ci sono problemi) e una paura che mai potranno dimenticare, ma tutti salvi.

A detta anche degli esperti una specie di miracolo. Probabilmente il gas è stato più devastante verso il basso, dove si è accumulato saturando gli ambienti.

Sul posto anche il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari: "La botta si è avvertita anche da noi, qualcuno ha pensato al terremoto, la terra ha tremato sotto i nostri piedi. Una potenza devastante, basti osservare a quanti metri di distanza si trovano i resti. Purtroppo con queste sostanze difficile difendersi, quando si verificano certi problemi". Sul posto, per portare conforto, anche il parroco di Montecarlo, Don Lorenzo. Un luogo a misura d’uomo, dove si conoscono tutti, per questo tutto ciò lascerà il segno.

Massimo Stefanini