REDAZIONE LUCCA

Sos dal quartiere Pontetetto “Rumore, odori e rischi quotidiani. L’amministrazione non ci ascolta“

I comitati chiedono in primis l’asfalto fonoassorbente e la rotatoria sul viale San Concordio

Sos dal quartiere Pontetetto “Rumore, odori e rischi quotidiani. L’amministrazione non ci ascolta“

L’unione fa la forza. E i comitati di Pontetetto “Viabilità e ambiente“ e “Pons Tectus“ di forza ne hanno nel prendersi a cuore le buone sorti del quartiere. “Non ci sentiamo ascoltati da questa amministrazione comunale – dicono in premessa gli attivissimi portavoce, Andrea Nannini, Mario Falsiroli, Paola Orlandini, Giuliano Fagnani e Nazzarena Primavori –. Pensiamo di fare il nostro dovere di cittadini nel segnalare cosa non va ma invece ci sentiamo trattati come la controparte, con un percepibile senso di fastidio. Un trattamento che sappiamo non essere riservato solo a noi“. La lista dei problemi che da anni attendono risposte inizia dal viale San Concordio. “Con l’esposto alla Procura che abbiamo fatto a dicembre del 2020 denunciammo l’alto livello del rumore da traffico lungo il viale. A quel punto la precedente amministrazione, dopo lunghe trattative, mise il limite di 30 chilometri orari, posizionò la colonnina arancione dell’autovelox, anche se vuota, e mise l’asfalto fonoassorbente ma solo su metà della strada. Manca ancora il tratto tra l’incrocio con via Vitricaia e il Ponte sull’autostrada“.

Quel tratto era tra le promesse della passata amministrazione, ovviamente se avesse vinto le elezioni. “Un lavoro rimasto a metà che non è stato assolutamente preso in carico dai nuovi amministratori“, dicono i cittadini di Pontetetto. Oltre al rumore ci sono problemi di cattivo odore che arriva dalle fognature e dalle autocisterne in continua spola al depuratore. “Poi c’è la chiesa di San Lazzaro, un monumento storico di proprietà del Comune, completamente abbandonato a se stesso. C’è il Ponte dei Frati che potrebbe essere ripristinato e che potrebbe ridurre il traffico della zona, collegando Lucca con la zona industriale di Guamo . E c’è la situazione sempre più precaria del rischio cedimento della gora Lazzari del viale San Concordio“. Non ultima è attesa, attesissima, la rotatoria prevista nel piano operativo all’altezza di via del Giardino. “Ci sono forti difficoltà e rischi a uscire da via di Ronco e via del Giardino, eppure anche su questo a Palazzo Orsetti nessuno ci ha dato garanzie“. “Alcune delle nostre proposte sono a costo zero – concludono i comitati –, altre potrebbero semplicemente essere programmate. Ma una non risposta non è accettabile“.

Laura Sartini