Sorpresa da Demopolis Solo il 30% vivrebbe fuori

Ecco le anticipazioni dell’indagine realizzata sul rapporto tra giovani e Ue

Sorpresa da Demopolis  Solo il 30% vivrebbe fuori
Sorpresa da Demopolis Solo il 30% vivrebbe fuori

Ecco i primi risultati dell’indagine presentata ieri in occasione di “Nice to Meet EU” e condotta dall’Istituto Demopolis fra gli studenti delle scuole superiori della provincia. Risulta emblematico un dato fra gli altri: interrogandosi sugli aspetti più importanti dell’Europa Unita, gli studenti lucchesi non indicano il mercato comune europeo, non la libera circolazione di persone, merci e servizi, dato preponderante fra gli adulti; il fattore che ritengono più importante è la pace fra gli Stati membri negli ultimi decenni. In più credono nella famiglia (87%), confidano nelle passioni personali (82%) e nell’amicizia (80%). Di contro, solo poco più della metà degli intervistati considera il lavoro fra le cose importanti della vita, 13 punti sotto l’aspirazione a “carriera e successo”, che la “tarda modernità” ha dimostrato essere indipendenti dal tradizionale impegno lavorativo. È questa una delle più evidenti mutazioni nel pantheon valoriale delle nuove generazioni individuato dall’indagine dell’Istituto Demopolis.

La famiglia si dimostra variabile cardine per la vita dei più giovani, anche per la sua funzione di inesausto paracadute, mentre l’amore (75%) – nella fascia 15-19 anni - è superato dall’amicizia (80%). Del resto, proprio il rapporto con i pari è la principale dimensione di soddisfazione per le nuove generazioni (63%), più ampiamente citato rispetto alle relazioni familiari (49%), alla gestione del tempo libero (40%), alla vita sentimentale (35%) e scolastica (33%). E oggi appena 3 giovanissimi lucchesi su 10 preferirebbero vivere in un altro Stato. Altra curiosità: la loro fiducia nell’Unione Europea si attesta oggi solo al 48%.