REDAZIONE LUCCA

Soffass, niente accordo: scatta lo sciopero

Pomeriggio di presidio per i lavoratori delle cartiere che fanno capo al gruppo Sofidel. Chiedono l’adeguamento del contratto integrativo

PORCARI

Sciopero ieri, nel turno di pomeriggio, nelle quattro cartiere della Soffass, Gruppo Sofidel. Il presidio principale è stato allestito a Porcari, in via Lazzareschi, nei pressi della sede della capogruppo, dove sono confluiti anche i lavoratori dello stabilimento di via Leccio. A incrociare le braccia anche i lavoratori degli stabilimenti di Valdottavo e Valfegana (Valle del Serchio).

"La protesta è forte contro un’azienda che ha voluto abbandonare il tavolo delle trattative rifiutando di farsi carico delle questioni oggettive che rimanevano da risolvere chiedendo, però, un anno in più di contratto rispetto a quelli sui quali si era discusso fino all’ultimo – si legge in una nota di Slc-Cgil, Ugl Chimici e Fistel Cisl – e mentre noi a quella richiesta non ci eravamo sottratti, diverso e opposto è stato l’atteggiamento dell’impresa. Addirittura, si è cominciato a dire in giro che la scelta sindacale era un atto pretestuoso contro la proprietà. Se così fosse, qualcuno ha la responsabilità di aver raccontato un’enorme bugia – prosegue il documento – perché gli addetti stanno scioperando a sostegno delle richieste avanzate per il rinnovo del contratto integrativo, che dovrà comprendere le soluzioni che compongano adeguatamente tutto il quadro, compreso il premio del 2020 – e nessuno si è dimenticato i 200 euro di bonus legate al Covid, che non sono state erogate a dicembre ai lavoratori delle cartiere che avevano avviato la mobilitazione".

Infine il punto sull’operato durante la pandemia: "Il lavoro è proseguito ininterrottamente per garantire un fabbisogno straordinario e urgente di prodotti Tissue da parte delle famiglie e delle strutture sanitarie (fazzoletti, tovaglioli, asciugatutto, carta igienica) a causa dell’emergenza sanitaria. Grazie a questo importantissimo contributo, l’azienda ha potuto capitalizzare importanti risultati economici. Come è avvenuto per tutte le omologhe del distretto cartario. Negli altri casi, però – concludono i sindacati – contratti sono stati chiusi e i bonus erogati, senza alcun vincolo, ma come semplice, ma fondamentale, riconoscimento e gratitudine per quello che era stato fatto, per la collaborazione di tutti. Un clima di squadra che, invece, purtroppo, qui, manca". La fumata bianca è ancora lontana. Non si escludono altri scioperi.

Massimo Stefanini