
Inaugurata al Loggiato di Palazzo Pretorio l’esposizione fotografica che immortala 40 anni di corsa. Il presidente della federazione Castellani: "Un omaggio al passato, ma anche l’auspicio di un futuro roseo".
LUCCADa Gino Bartali a Fausto Coppi insieme al Circuito degli assi nel 1949, alla storica passerella costruita nel 1956 da San Concordio a Porta San Pietro per la Livorno-Lucca, per arrivare al campione dei velocisti Mario Cipollini. Ci sono più di 40 anni di storia del ciclismo lucchese nella mostra ‘Bicicletta amore infinito’ inaugurata ieri nel loggiato di Palazzo Pretorio in piazza San Michele e visitabile - gratuitamente - fino al 22 maggio.
L’esposizione immortala aneddoti e momenti del passato, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, grazie a foto e cimeli messi a disposizione dal Museo del ciclismo Fanini - Amore e vita di Lunata, da Foto Alcide e da Pierluigi Poli, che ben ripercorrono le emozioni e l’epopea di uno degli sport più popolari d’Italia con i suoi protagonisti e il contributo offerto dagli atleti e dalle squadre lucchesi. Immancabili, poi, gli spazi dedicati al ricordo e alla memoria di Michela Fanini e Cesare Cipollini. Dal 17 al 20 maggio ad arricchire l’allestimento ci saranno anche le bici storiche da lavoro, da quella del pompiere a quella dell’arrotino.
L’evento fa parte del calendario di iniziative ‘Aspettando il giro’ coordinato dal Comune di Lucca per accompagnare la carovana rosa che partirà da piazza Napoleone il prossimo martedì, come ricordato dall’assessore allo sport e vicesindaco Fabio Barsanti al taglio del nastro della mostra, fortemente voluta dalla sezione provinciale della Federazione ciclistica italiana."Il ciclismo lucchese ha una storia lunga e ricca di grandi soddisfazioni – ricorda il presidente Pierluigi Castellani –. Qui ne abbiamo raccolte e raccontate solo una parte, che ben riassume però l’amore infinito della città per la bicicletta. Anche se in questo momento storico mancano un po’ i ‘campioni d’altri tempi’, questa esposizione vuole essere un richiamo al passato nell’auspicio di un futuro più roseo".
Se infatti il ciclismo, anche a livello locale, gode ancora di buona salute grazie al lavoro delle società storiche, sono i settori giovanili a faticare un po’ di più."Per questo – spiega ancora Castellani - il 17 maggio organizzeremo sulle Mura una pedalata per bambini dai 5 ai 12 anni, proprio per avvicinare i giovanissimi a uno sport che oggi sul territorio fatica un po’ a prendere piede, anche per la carenza di spazi. In qruesto momento siamo però a lavoro per sistemare la pista all’Henderson e poterla così omologare almeno per la terza categoria".
Jessica Quilici