
Un’oasi di bellezza e di sapori. Una “location” splendida dove, ormai da 20 anni, i coniugi tedeschi Wolfgang Reitzle e la moglie Nina Ruge, hanno messo radici. Il luogo è Villa Santo Stefano, così ribattezzata in onore della vicina Pieve del IX secolo, dopo averla acquistata molti anni fa dalla famiglia Bertolli a Pieve Santo Stefano. È una bella storia quella dei coniugi Reitzle: lui è un famoso manager delle più grandi case automobilistiche tedesche: tanto per inciso, suo il progetto sulla storica svolta relativa alla Mini, acquisita dal gruppo Bmw. Così come la presenza all’interno di importanti consigli di amministrazione di altre case automobilistiche europee, nonché la presidenza della “Linde AG”, gli conferiscono un ruolo di primissimo piano nella sua attività manageriale. La moglie, invece, nota giornalista e conduttrice televisiva per la tv tedesca e autrice di pubblicazioni.
Insieme, a partire dal lontano 2001, quando a Villa Bertolli trascorrevano alcuni periodi di vacanza, hanno realizzato il loro sogno: far nascere un’azienda agricola che, con il suo vino e con l’olio delle colline lucchesi, si sta affermando con successo all’estero e in Italia. Villa Santo Stefano è dunque il buen retiro della facoltosa coppia tedesca che, grazie indubbiamente alle loro capacità manageriali, è riuscita a offrire – in un contesto di ineguagliabile bellezza – un luogo di produzione dei due prodotti di eccellenza della lucchesia, come appunto olio e vino.
Ne abbiamo parlato con l’enologo dell’azienda Alessio Farnesi che, insieme a uno staff di circa dieci persone, provvede a dare ulteriore slancio alla produzione e all’immagine della Villa stessa. "Oggi produciamo olio e vino di eccellenza – afferma – perché i coniugi Reitzle hanno creduto da subito in questo progetto, innamorandosene; abbiamo vigneti che si trovano ad Arsina dove produciamo Vermentino mentre a Pieve Santo Stefano il Sangiovese; il nostro olio, inoltre, è stato riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale come prodotto di eccellente qualità".
Ed è nel 2001, anno di nascita del progetto della famiglia Reitzle, che inizia la prima produzione vinicola: si tratta del vino “Loto”, un rosso toscano Igt; nel tempo se ne sono aggiunti altri, quali “Gioia”, un bianco, il “Sereno” ancora rosso toscano Doc delle colline lucchesi e il rosato “Luna” per finire con “Volo”, rosso di Toscana. Il tutto in 12 ettari di terreno che oggi consegna agli amanti del buon bere, circa 50mila bottiglie di produzione annua. Alla produzione vinicola, si aggiunge quella dell’olio con un prodotto Dop di 1500 litri all’anno.
"Il nostro mercato è prevalentemente europeo – prosegue Farnesi – con Germania, Svizzera ed Austria che coprono il 90% mentre il restante 10% si sviluppa sul mercato locale e toscano; l’obiettivo è quello di espandere i nostri prodotti verso il mercato degli Stati Uniti, soprattutto quello dell’olio molto apprezzati negli States". Villa Santo Stefano, che sorge sulle colline lucchesi a un’altitudine di circa 250 metri, offre anche la possibilità di soggiorni: ma si tratta di soggiorni “speciali”, di classe, in 8 camere per un’ospitalità intima ed esclusiva così come Nina e Wolfgang Reitzle desiderano.
Del resto, la dimora è stata ristrutturata secondo canoni che non lasciano spazio al dubbio: un luogo magico all’insegna della bellezza e che quindi non può essere piegato a un progetto che non tenga in considerazione il rispetto per il luogo, tra bellezza e tradizione. Perché quello dei coniugi Reitzle è stato un sogno che si è avverato, coltivato nel tempo e minuziosamente curato nei dettagli. Ogni cosa al suo posto, insomma, per un ambiente all’insegna del culto del bello che, incastonato nella cornice del verde collinare della lucchesia, rilascia benefiche emozioni. Una tradizione – dato che la dimora proveniva dalla famiglia Bertolli e dunque da una centenaria tradizione legata alla produzione di olio, che si è subito arricchita nei particolari, contribuendo a valorizzare, ancora di più, il patrimonio delle ville lucchesi, dando slancio e continuità alla tradizione legata all’accoglienza e alla produzione di olio e vino, rigorosamente di qualità.
Maurizio Guccione