Anche il Comune di Capannori intitolerà una strada o uno spazio pubblico a Sandro Pertini, ex presidente della Repubblica dal 1978 al 1985. In altri comuni esiste già, come Altopascio, dove la via dedicata all’ex Capo dello Stato si trova nella zona industriale. A Lucca a metà ottobre l’intitolazione è diventato un caso nazionale, con la bocciatura, della maggioranza di centrodestra, della mozione presentata dal consigliere del centrosinistra Daniele Bianucci. L’intitolazione comunque si farà. Tra l’altro il sindaco Pardini è stato ricevuto alcuni giorni fa dal primo cittadino di Stella, in provincia di Savona, dove è nato Pertini.
Adesso Capannori promuoverà ufficialmente questa iniziativa. Il consiglio comunale ha approvato una mozione presentata dalla maggioranza (Pd, Luca Menesini Sindaco, +Capannori, Sinistra con Capannori, Popolari e Moderati, Gruppo Misto-Pisani) che chiede di intitolare una via, una piazza o un parco pubblico alla memoria di Sandro Pertini. Il documento è stato illustrato dal capogruppo del Pd, Guido Angelini ed ha ricevuto il via libera dell’assemblea consiliare con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.
"Sandro Pertini fu tra coloro i quali nel periodo più buio della storia d’Italia si caratterizzò per la ferma opposizione al regime totalitario fascista e questo gli costò anni di carcere da prigioniero politico e in seguito una condanna a morte da parte degli occupanti nazisti. La sua determinazione e il suo valore lo portarono ad essere protagonista del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia e della guerra di liberazione dal nazi-fascismo - si legge nella mozione- . Nell’Italia repubblicana fu eletto deputato all’Assemblea Costituente per i socialisti, quindi senatore nella prima legislatura e deputato in quelle successive, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Sandro Pertini viene eletto Presidente della Repubblica nel 1978 fino al 1985, in un’Italia ancora profondamente scossa dall’omicidio di Aldo Moro da parte dei terroristi delle Brigate Rosse".
"Il suo mandato, nonostante il momento drammatico attraversato dal nostro Paese - continua la mozione - , fu poi caratterizzato da uno slancio nuovo ed umano e, coltivando il rapporto diretto con gli italiani, permise di far avvicinare i cittadini alle istituzioni in un momento politico particolare e di sfiducia nel Paese".
Massimo Stefanini